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Il decreto rinnovabili termiche pronto per la Gazzetta Ufficiale

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La Conferenza Unificata Stato-Regioni svoltasi a Roma ha chiuso il faticoso e lungo processo di definizione del conto energia termico. Tra le proposte delle Regioni che sembrano essere state accolte c’è anche quella di elevare la soglia di potenza dagli attuali 500 kWt a 1 MWt, ma predisponendo un Registro.

Fonte: QualEnergia.it

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Nel corso della Conferenza Unificata Stato-Regioni svoltasi oggi, 6 dicembre, a Roma, all’ordine del giorno c’era l’intesa sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti riguardante la "Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni", più conosciuto come decreto sul conto energia termico (vedi bozza orginale) o sulle rinnovabili termiche e l’efficienza energetica.
La bozza di decreto è stata approvata. Non risultano grandi stravolgimenti nel documento originale inviato alle Regioni. Dunque il testo potrà essere pubblicato entro qualche giorno sulla Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore il giorno successivo. Le osservazioni accolte sono segnalate in neretto sul testo (vedi sotto allegato in pdf), ma dalla Conferenza Unificata abbiamo saputo che ci sono ulteriori richieste, non presenti ancora nel testo che qui pubblichiamo e che sembrerebbero essere state recepite nel corso dell’odierna riunione.
In particolare, in merito alla richiesta delle Regioni di elevare la soglia di potenza per gli impianti rinnovabili dagli attuali 500 kWt a 1 MWt, si è ritenuto necessario porre un limite alle risorse disponibili (30 milioni di €) con la previsione di un Registro.
Per quanto riguarda la possibilità di installare ex novo impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento con generatori di calore alimentati da biomassa nei fabbricati rurali, viene proposto di limitare tale opzione solo per le aziende agricole.
In merito alla richiesta di sostituzione degli impianti alimentati a GPL con impianti a biomassa si propone di limitare i benefici agli impianti più premianti a livello ambientale (coefficiente premiale 1,5).
Inoltre, i rappresentanti ministeriali si sono dimostrati disponibili ad accettare la proposta avanzata dall’UPI (Unione Province Italiane) in merito alla cumulabilità degli incentivi ma, immaginiamo, quelli destinati alle amministrazioni pubbliche. Nelle prossime ore valuteremo il decreto e queste ‘aggiunte’ con maggiore dettaglio.