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Lucignano e Cortolla: due progetti pilota per la sperimentazione geotermica

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Le istanze per i relativi permessi di ricerca per risorse geotermiche, finalizzati alla sperimentazione dei due progetti pilota sono stati presentati da CoSviG assieme a Geonergy

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

CoSviG assieme a Geonergy ha presentato ad agosto 2011 due istanze di permessi di ricerca per risorse geotermiche, finalizzati alla sperimentazione per altrettanti progetti pilota, con potenza inferiore a 5 MW, al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), come previsto dal Dlgs.22/2010.

Il Ministero ha risposto che, avendo ottenuto il previsto parere della Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM), è determinato a procedere con l’istruttoria per il relativo conferimento del permesso richiesto. Il MISE ha comunicato dunque a CoSviG di inoltrare, come previsto, tutta la necessaria documentazione alla Regione.

I due permessi di ricerca riguardano uno Lucignano, in un’area ubicata a sud del centro abitato di Radicondoli in provincia di Siena, e l’altro Cortolla in un’area ubicata ad ovest del centro abitato di Montecatini Val di Cecina in provincia di Pisa.

I due progetti hanno come obiettivo la sperimentazione di impianti pilota con reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di provenienza, e comunque con emissioni nulle, con potenza nominale installata non superiore a 5MWe.

Con i progetti geotermici pilota “Lucignano” e “Cortolla” si prevede di sperimentare le tecnologie utili ad ottenere un efficace sfruttamento della risorsa mediante l’installazione di impianti di conversione di energia a ciclo binario (Organic Rankine Cycle, ORC). I cicli binari consentono una più versatile utilizzazione dei serbatoi geotermici caratterizzati da fluidi non interessanti dal punto di vista dei tradizionali impianti geotermoelettrici (a vapore secco, a flash o comunque ad espansione diretta), ma con un contenuto energetico non trascurabile.

La sperimentazione dell’impianto pilota a ciclo binario nell’ambito del progetto geotermico “Lucignano” riguarda la coltivazione di un serbatoio geotermico ospitato in formazioni carbonatiche ed evaporitiche della Serie Toscana, caratterizzato da fluidi geotermici ricchi in carbonati disciolti in soluzione e da anidride carbonica.

La sperimentazione dovrà studiare l’ ottimizzazione di diversi parametri che caratterizzano il sistema di produzione, il sistema di scambio tra I fluidi dell’impianto ORC, i parametri progettuali dell’impianto, l’elaborazione di una corretta strategia di reiniezione.

I pozzi previsti dal progetto sono stati ubicati in modo da ottimizzare il rendimento del ciclo di coltivazione del sistema geotermico nel suo complesso e nel massimo rispetto dell’ambiente.

Grazie alla sperimentazione sarà possibile affrontare quindi una serie di criticità con il presupposto che se da un lato con l’esplorazione geotermica si cerca di ubicare i pozzi di produzione e reiniezione opportunamente, dall’altro (per massimizzare il prelievo di calore) è necessario studiare un efficiente sistema di scambio termico e di limitazione delle incrostazioni e una sostenibile strategia di reiniezione.

I risultati della sperimentazione renderanno possibile realizzare un impianto di tipo ottimizzato che permetterà così un incremento del rendimento in fase di produzione rispetto ai cicli binari di tipo convenzionale.

Per raggiungere un tale risultato, tuttavia, è necessario acquisire un’adeguata conoscenza delle caratteristiche del campo geotermico e del fluido, oltre che della tecnologia utilizzata.

C’è poi un altro obiettivo che sta alla base dei due progetti pilota ed è rappresentato dal raggiungimento di un’efficace coltivazione della risorsa che sia compatibile con la sostenibilità della stessa e il rispetto dell’ambiente.