Durante l’82esima conferenza annuale della Società è intervenuto Geoffrey Giudetti, responsabile Geothermal Resource Evaluation del Centro di Eccellenza Enel Green Power
Durante l’82esima conferenza annuale della Società Geofisica Tedesca (DGG), organizzata dal gruppo di Geofisica dell’Università Ludwig Maximilians di Monaco di Baviera – in modalità virtuale, a causa della pandemia ancora in corso –, la Toscana geotermica ha portato il suo contributo in merito all’uso sostenibile del calore rinnovabile presente nel sottosuolo.
In particolare, è stato dato risalto al know-how sulla geotermia maturato da Enel Green Power in Toscana, dove l’azienda gestisce il più antico polo geotermico al mondo.
Più nel dettaglio, Enel è stata invitata dall’organizzazione a tenere una sessione plenaria nell’ambito della tematica riguardante la geotermia e le sue applicazioni geofisiche, con l’intervento di Geoffrey Giudetti, responsabile Geothermal Resource Evaluation del Centro di Eccellenza Enel Green Power.
«L’invito a presentare le proprie esperienze in questo evento rappresenta il riconoscimento delle capacità dell’azienda di rimanere ai vertici dell’eccellenza – dichiarano da EGP –, coniugando esigenze industriali, ricerca applicativa, sostenibilità ambientale e partnership a livello europeo».
Giudetti ha evidenziato in particolare come la gestione e la coltivazione dei campi geotermici passino attraverso l’applicazione di tecnologie geofisiche molto innovative quali l’indagine sismica profonda, utilizzata fin dagli anni ’70, il monitoraggio microsismico, con una rete sviluppata e gestita in-house 24/7, le analisi specifiche nei pozzi produttivi, fino alla partecipazione a progetti europei quali il Descramble, di cui hanno fatto parte anche diversi centri di ricerca tedeschi.