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Al Sant’Anna una due-giorni sulla geotermia con ricercatori ed esperti da tutto il mondo

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Al Sant’Anna si è discusso di geotermia in una prospettiva internazionale.

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

Autore: Scuola Superiore Sant’Anna

A partire da mercoledì 28 marzo a Pisa, alla Scuola Superiore Sant’Anna si è tenuto dapprima un workshop internazionale dal titolo "Sustainability, Environment and Regulatory Framework", in cui sono stati affrontati i temi relativi alla sostenibilità ambientale e al quadro normativo di riferimento per quanto riguarda l’energia geotermica e la tecnologia di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS). Il giorno seguente, sempre presso la Scuola Superiore Sant’Anna, si è svolta la terza giornata europea del PhD dedicato alla geotermia (The third European Geothermal PhD Day), a cui 65 dottorandi di 15 Paesi hanno presentato lo stato di avanzamento delle loro ricerche, discutendole con una Commissione di ricercatori senior. Questo incontro è stato organizzato dagli stessi dottorandi dopo il successo delle precedenti due giornate che si sono tenute a Potsdam e Reykjavik.
Inoltre i partecipanti alle due giornate di approfondimento hanno potuto visitare l’area geotermica di Larderello e degustare i prodotti della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile.
Queste giornate di approfondimento sulla geotermia sono state organizzate dall’European Energy Research Alliance (EERA), una fondazione europea costituita da organizzazioni leader nel campo della ricerca energetica, con l’obiettivo di rafforzare, ampliare e ottimizzare le prestazioni energetiche dell’Unione Europea nel campo della ricerca, attraverso la condivisione di strutture nazionali che operano in questo settore e la realizzazione congiunta di programmi di ricerca in ambito europeo. L’obiettivo primario di EERA è di accelerare lo sviluppo delle tecnologie energetiche e far sì che queste possano diventare ricerca tecnologica industriale.
EERA lavora a sostegno delle priorità del Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (SET) in 13 programmi congiunti che riguardano le energie rinnovabili, la cattura e stoccaggio della CO2, le smart grids, l’energia dagli oceani, il solare a concentrazione, le smart cities, le bioenergie e il nucleare.
Grazie a questi primi programmi comuni, più di 2000 ricercatori provenienti da più di 120 istituti di ricerca stanno attivamente collaborando oggi nei programmi EERA, che riunisce centri di eccellenza nazionali nel settore della ricerca energetica, per evidenziare le esigenze, gli obiettivi e le aree di ricerca per la programmazione del periodo 2013-2020.
Per i programmi scientifici nella geotermia la segreteria scientifica di EERA è rappresentata dal CEGL, il centro di eccellenza di Larderello coordinato sino a dicembre dell’anno scorso dalla Scuola e adesso confluito assieme al CITT in EnerGea.
Al centro del worhshop, coordinato dal Direttore dell’Istituto di Management Marco Frey, sono stati i temi legati alle opportunità e alle criticità in campo geotermico, in particolare per quanto riguarda le difficoltà di accettazione sociale e la gestione dei problemi che possono rilevarsi negli impianti di produzione geotermica a livello europeo.
Tra i relatori anche il Presidente del Comitato Scientifico per la Geotermia dell’Amiata, Jacques Varet, oltre ai ricercatori Francesco Rizzi e Matteo Borzoni della Scuola Superiore Sant’Anna ed EnerGea.
Hanno partecipato, inoltre, le aziende impegnate nello sfruttamento dell’energia geotermica Enel Green Power e Magma.
Il workshop è stata anche l’occasione per approfondire gli aspetti tecnologici dei sistemi geotermici avanzati e degli impianti a ciclo binario.