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Amiata il CoSviG ha chiesto un incontro in Regine per le aziende del settore

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Comparto geotermico a rischio
«Si potrebbero perdere gli investimenti dei nuovi operatori»

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto – Pagina Amiata-Colline

Autore: La Nazione, Cronaca di Grosseto – Pagina Amiata-Colline

A RISCHIO crisi il comparto geotermico. L’emergenza è particolarmente sentita in Toscana dove gli effetti della politica di liberalizzazione e promozione avviato da poco meno di due anni ha già conseguito notevoli risultati. E’ stato chiesto un incontro urgente con la Giunta Regionale e i ministri allo sviluppo economico e dell’ambiente e la tutela del territorio e del mare per poter concordare gli interventi necessari allo sviluppo di un settore strategico per il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Unione Europea in tema di energia. In Toscana c’è il timore che il comparto geotermico, fino ad ieriin ottima salute, con la liberalizzazione, rallenti lo sviluppo, con il rischio di ridurre anche i cospicui investimenti previsti da nuovi operatori la preoccupazione deriva dal riassetto della normativa di settore, in corso di definizione, che prevederebbe una riduzione degli incentivi previsti con l’attuazione del nuovo decreto rinnovabili.
IL COSVIG (consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche), per conto degli operatori, riuniti in assemblea, si è fatto carico di chiedere un incontro con la Giunta Regionale e con il Governo, raccogliendo le istanze degli operatori del settore geotermico presenti nel territorio toscano, preoccupati dai contenuti della bozza del decreto attuativo. In sostanza gli operatori hanno chiesto un incontro urgente ai ministri allo sviluppo economico e dell’ambiente, al presidente della regione toscana e all’assessore regionale all’energia per poter concordare gli interventi necessari allo sviluppo di un settore strategico per il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Unione Europea in tema di energia. Contestualmente è stato definito un percorso per arrivare nelle prossime settimane ad un incontro nazionale di tutti i soggetti interessati nelle varie fasi della «filiera geotermica».
IL DECRETO che regola l’utilizzo di questa risorsa, per il quale esisteva un regime di esclusività delle attività di coltivazione, riservato a Enel Green Power, nell’area geotermica tradizionale della Toscana, compresa tra le Province di Siena, Pisa, Grosseto e Livorno, ha aperto la strada a nuove richieste di perforazioni che, oltre alle 4 province della Toscana dove l’utilizzo dei fluidi endogeni avviene da oltre un secolo, interesserà anche altre regioni. Ad oggi, infatti, sono state presentate in Italia circa 110 richieste per nuovi permessi di ricerca di risorse geotermiche, da utilizzare per la produzione di energia elettrica e calore, da parte di numerosi operatori, anche stranieri.I nuovi progetti geotermici, in base a quanto previsto dalla nuova normativa di settore, avrebbero grande valenza ambientale essendo realizzati con impianti a ciclo chiuso ed emissioni zero. Ciò richiederà l’applicazione di tecnologie innovative che incideranno notevolmente sui costi di investimento e gestione degli impianti ed è quindi richiesto un adeguato livello di incentivazione per consentire la sostenibilità economica dei progetti.
ENERGIA Una moderna centrale geotermica. Nel riquadro la sezione di controllo di un impianto di teleriscaldamento