Assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini, perché la Regione è ostile all’eolico?
«No, aspetti. La Regione è tutt’altro che contraria allo sviluppo dell’energia eolica, come sostengono Legambiente e i Verdi. L’eolico dove si può fare si fa e i numeri lo dimostrano: in Toscana ci sono installati impianti per 44,8MW e ce ne sono di autorizzati per altri 104,4MW ma non realizzati…».
Vuol dire che si fa polemica per 4 impianti e non si investe su quelli già autorizzati?
«Esattamente. Mi chiedo: se c’è tanta voglia di investire in questo settore, come mai si indugia sulle realizzazioni?».
Legambiente vi accusa di segnare il passo nelle valutazioni d’impatto ambientale: costruite strade e ferrovie, ma bloccate il vento…
«La VIA è un procedimento complesso, che rappresenta la sintesi di pareri esterni e interni alla Regione Toscana sui quali incidono anche i pareri delle Soprintendenze. Spesso la Regione ha portato avanti progetti contro i quali si erano espresse anche le comunità locali ma ai quali poi la VIA ha dato parere positivo; talvolta abbiamo avuto ricorsi contro le nostre autorizzazioni e poi il Tar ci ha dato ragione (vedi Riparbella)».
E allora a che punto siamo?
E allora a che punto siamo?
«Stiamo lavorando al recepimento delle linee guida nazionali che aiuteranno gli uffici, gli enti e le imprese ad orientarsi meglio nelle aree più idonee dove collocare gli impianti».
Italia Nostra, però…
«Registro con sorpresa la posizione di Italia Nostra a favore di un progetto (Poggio Tre Vescovi, a Badia Tedalda ndr) che non solo è stato bocciato dalla Toscana, ma anche dall’Emilia per motivi ambientali, paesaggistici e naturalistici. In sostanza, quell’impianto disturbava specie protette di uccelli».
