UN BENE prezioso per tutta la comunita’, un nuovo strumento per lo sfruttamento del calore geotermico, di cui possono usufruirne tutti i cittadini del paese e che presto aprira’ la strada a nuove iniziative per lo sviluppo economico del paese. E’ questo il senso del documento siglato per la prima volta dai componenti del consiglio comunale di Piancastagnaio, dopo la chiusura della centrale di Santa Rosa, pc 2 e la realizzazione del termodotto pubblico. L’ampio documento che verra’ posto in discussione nel prossimo consiglio comunale, ma che è gia’ stato firmato sia dai gruppi di maggioranza sia dall’intera opposizione, non lascia spazio a interpretazioni diverse da quello che è il motivo principale della realizzazione del termodotto, primo punto di quello che è il progetto generale della geotermia sull’Amiata cosi’ come voluto da Regione, Enel e amministrazioni locali.Nei quattro punti del documento si specifica che il nuovo termodotto è di proprieta’ del Comune, che ne dovra’ curare la gestione. Il calore dovra’ essere messo a disposizione di tutte le attivita’ pubbliche e civili che ne faranno richiesta, soprattutto nell’area industriale di Casa del Corto. Dovra’ essere una gestione economica efficiente e trasparente senza alcun aspetto speculativo, anzi dovra’ essere una opportunita’ di crescita economica e civile per la comunita’ pianese, ed infine, si dovra’ calcolare una tariffa uguale per tutti gli utenti, tenendo presente unicamente gli oneri di cessione del vapore da corrispondere all’Enel per i costi di gestione dell’impianto di distribuizione e delle spese di manutenzione e ammortamento dell’impianto. Questa realizzazione, potrebbe finalmente aprire le porte al progetto di realizzazione del teleriscaldamento del paese.Un’opera, da anni attesa.
