Home Cosvig Viaggio didattico per conoscere il progetto “Gusto Pulito”

Viaggio didattico per conoscere il progetto “Gusto Pulito”

360
0
CONDIVIDI
Dal 20 al 25 giugno i ragazzi del master in Italian Gastronomy and Tourism nel sud della Toscana per studiare l’energia in rapporto alla produzione agricola. Gli studenti UNISG avranno modo di visitare alcune aziende appartenenti alla Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile (CCER) della Toscana centro meridionale.

Fonte: Newsfood.com

Autore: Redazione Newsfood.com+WebTv

Grazie ad un accordo triennale tra il Consorzio per lo Sviluppo delle aree geotermiche (Co.Svi.G.) e l’Università di Scienze Gastronomiche, studenti di provenienza internazionale, a partire da quest’anno, avranno l’opportunità di partecipare ad un viaggio didattico molto speciale in una zona della Toscana storicamente nota per le attività di valorizzazione della risorsa geotermica.

Nel territorio compreso tra i comuni di Volterra (Pi) e Massa Marittima (Gr), accanto alle manifestazioni naturali ancora osservabili, come le putizze ed i lagoni, è presente una rete di vapordotti, tubi in acciaio che trasportano il vapore geotermico convogliandolo verso le centrali geotermoelettriche o gli altri punti di utilizzazione.

Ospiti del Centro Internazionale per il Trasferimento dell’Innovazione Tecnologica (CITT) di Monterotondo Marittimo, gli studenti UNISG avranno modo di visitare alcune aziende appartenenti alla Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile (CCER) della Toscana centro meridionale.

Obiettivo didattico principale di tale attività è lo studio di quanto realizzato finora da Slow Food Toscana in collaborazione con il Co.Svi.G. attraverso "Gusto Pulito", un progetto volto a valorizzare le tecniche di produzione di cibo che utilizzino energia sostenibile tratta dal vapore geotermico e da altre fonti rinnovabili.

Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, a questo proposito afferma: "L’ormai pluriennale relazione tra il mondo Slow Food e le comunità dei produttori che operano nell’area geotermica tradizionale si arricchisce di un ulteriore momento di grande importanza: il confronto tra gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche e i produttori sarà di reciproco stimolo e beneficio".

La prima giornata sarà dedicata alla produzione casearia con visite e degustazioni presso due aziende che si avvalgono energie rinnovabili all’interno del processo produttivo: Caseificio San Martino e Caseificio Podere Paterno a Monterotondo Marittimo (Gr).

Mercoledì 22 i ragazzi si recheranno a Radicondoli (Si) presso la cooperativa sociale Parvus Flos per analizzare come un’azienda può sfruttare le potenzialità strutturali esistenti e l’economicità derivante dalla geotermia, il vapore endogeno per riscaldare le serre in modo pulito, riducendo sensibilmente i costi di gestione.

Il giorno successivo, dopo una gita alle Biancane, le "terre che fumano" di Monterotondo Marittimo e le Fumarole di Castelnuovo Val di Cecina, è prevista una visita al Museo della Geotermia di Larderello (Pomarance -Pi) che racconta la storia dell’energia geotermica illustrando le tecniche di ricerca e perforazione.

Prima di tornare in Piemonte gli studenti si dedicheranno alla conoscenza di alcuni prodotti importanti nell’enogastronomia italiana: il vino, presso la cantina del Castello Banfi di Montalcino (Si); l’olio, al frantoio Franci di Montenero d’Orcia (Gr); la birra, presso il Birrificio Amiata di Arcidosso (Gr); oltre ad altri tipici prodotti toscani, come il Brunello di Montalcino, il Moscadello o la Mostarda d’Uva, alla Poderina di Castelnuovo dell’Abate (Si)

Ultimo appuntamento del programma prevede la visita a La Poderina Toscana, località Montegiovi-Castel del Piano (GR), azienda della Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile che utilizza biomasse ed energia solare fotovoltaica per la produzione di olio e vino.

"L’esperienza che matureranno i nostri studenti" sostiene Valter Cantino, Rettore UNISG "contribuirà a fare capire come si può integrare la produzione di energia geotermica con le produzioni alimentari di piccoli e medi operatori di qualità. L’integrazione dell’energia geotermica nel modello produttivo rappresenta una sfida importante per cogliere concretamente il concetto di sostenibilità ambientale con la valorizzazione economica delle risorse e la comunicazione al mercato di un prodotto realizzato con ingredienti "puliti" non solo sul piano gastronomico ma anche sotto il profilo energetico."

Gusto Pulito

"Gusto Pulito" è un progetto di Slow Food Toscana realizzato con Co.Svi.G. e che nasce da un’idea di Fausto Costagli, fiduciario della Condotta Slow Food "Monteregio" insieme alle Condotte di "Volterra – Alta Val di Cecina", di "San Gimignano – Alta Valdelsa" nei territori posti a confine delle province di Grosseto, Pisa e Siena. I comuni presenti in tale area sono accomunati dall’utilizzo della geotermia quale fonte per la produzione di energia rinnovabile e a basso impatto ambientale.

Per informazioni: http://www.slowfoodtoscana.it/condotta_monteregio.htm

"Questa è la nostra idea di futuro" dice Raffaella Grana, Presidente di Slow Food Toscana "un modello culturale di utilizzo dell’energia proveniente dalla terra, dal sole, dalla natura in genere che ci consenta di produrre in armonia un cibo buono, pulito e giusto. Possiamo vivere e mangiare grazie alle energie da fonti rinnovabili, Gusto Pulito ne è l’esempio".

Co.Svi.G.

Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) è nato nel 1988 principalmente per promuovere iniziative di sviluppo socio economico nelle aree geotermiche e facilitare tutti gli adempimenti tecnici e finanziari legati ai contributi relativi all’utilizzo della risorsa endogena. Il Consorzio, formato dagli Enti Locali (Comuni, Province, Comunità Montane e Unioni dei Comuni) dell’area geotermica toscana ha, nel corso degli anni, allargato il proprio spettro di competenze, promuovendo fra l’altro la creazione del Distretto delle Energie Rinnovabili. Oggi offre anche servizi e consulenza progettuale a quanti sono interessati ad attività nell’area geotermica e partecipa a progetti internazionali. Insieme a Slow Food e Fondazione Slow Food per la Biodiversità ha costituito la prima Comunità Mondiale del Cibo ad Energia Rinnovabile in cui le aziende nel ciclo produttivo utilizzano energia "verde".

Per informazioni: http://www.distrettoenergierinnovabili.it/

CCER

La Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile (CCER) si è fondata sul principio della salvaguardia ambientale e dell’utilizzo delle energie rinnovabili all’interno del proprio processo produttivo ed è andata a concretizzare un esempio di eccellenza a livello planetario nella promozione di metodi di sviluppo sostenibile.

I Soci produttori sono: Caseificio Podere Paterno, Fattoria dell’Antica Filiera, Parvus Flos, La Poderina Toscana.

Per informazioni: http://www.distrettoenergierinnovabili.it/der/sezioni/cibo