La domanda di energia elettrica nazionale in Costa Rica cresce ogni anno tra il 5% e 6%. In questo contesto, il governo ha deciso di puntare ancora di più sulle rinnovabili e in particolare sulla geotermia. In questo senso sono stati realizzati due progetti di legge che consentirebbe di effettuare esplorazioni geotermiche nel parco nazionale di Rincon de la Vieja (uno dei più conosciuti e remoti parchi di Costa Rica) e nella riserva naturale del vulcano Tenorio.
L’Instituto Costarricense de Electricidad (fornitore di servizi di elettricità e telecomunicazioni Costa Rica) si è riservata l’energia geotermica come “asso nella manica” per far fronte alla domanda crescente di energia pulita a un costo inferiore a quello generato col petrolio. Nonostante i vantaggi legati a questa fonte energetica, solo l’8% dell’elettricità generata in Costa Rica viene da qui. L’idea è di produrre circa 198 megawatt, che rappresenterebbe il 26% del potenziale geotermico totale a disposizione del Paese (superiore ai 850 megawatt). La maggior parte di quel bottino geotermiche è concentrata nella zona vulcanica di Guanacaste, nel nordovest del Paese, e nella Cordillera Volcánica Central, trovandosi così in aree natuali protette, che vieta il loro utilizzo. Per questo, dato che quella geotermica che “è molto rispettosa dell’ambiente" come ha detto Teofilo de la Torre, il Ministro dell’ambiente, dell’energia e delle telecomunicazioni avrebbe la possibilità di essere sfruttata.
Secondo studi condotti da ICE è stato stimato che nelle vicinanze di Rincon de la Vieja si potrebbero generare fino a 137 megawatt di energia, e quasi 100 megawatt ai piedi del vulcano Tenorio, come testimoniano le informazioni che l’istituto ha presentato alla Organización Latinoamericana de Energía (organizzazione internazionale dedicata al coordinamento dei paesi membri in materia di energia).
