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Energia, Rinnovabili, Italia: Crescono ancora i Comuni rinnovabili, Legambiente: «Ora è il momento di accelerare»

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La versione aggiornata del dossier, realizzato dal Cigno verde con il contributo di Enel Green Power e in collaborazione con GSE, presentata a Roma

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2017 di Legambiente, realizzato con il contributo di Enel Green Power e in collaborazione con GSE, documenta come in dieci anni nella Penisola gli impianti da fonti rinnovabili siano passati da qualche centinaio a oltre un milione tra elettrici e termici. Dati positivi arrivano anche dal territorio: crescono i comuni rinnovabili, passando da 356 (2005) a 7.978 (2016): oggi quindi in tutti i municipi italiani è installato almeno un impianto; su 7.978 comuni italiani 3021 producono più energia elettrica di quanta ne consumano le famiglie residenti – grazie a una o più fonti rinnovabili – mentre salgono invece a 40 i Comuni 100% rinnovabili, ovvero dove le energie pulite soddisfano tutti i consumi elettrici e termici riducendo le bollette di cittadini e imprese.

«Il dossier Comuni Rinnovabili – ha spiegato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini, durante la presentazione romana cui hanno partecipato anche CoSviG -Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche e la Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili – mostra i successi dei territori che credono e scommettono nelle rinnovabili. Ora è il momento di accelerare, non accontentandosi di questi risultati. Proprio l’Accordo di Parigi e i nuovi obiettivi europei sul clima e l’energia, oggi ci obbligano a guardare a come costruire un nuovo scenario di sviluppo delle energie pulite nel nostro Paese, dove si possano cogliere i vantaggi della rivoluzione in corso nel sistema energetico per rilanciare sviluppo e lavoro. Le esperienze raccontate e premiate oggi dimostrano un Italia all’avanguardia nel mondo e oggi, con la riduzione dei costi degli impianti e le innovazioni in corso nei sistemi di accumulo, nelle smart grid e nelle auto elettriche, l’Italia può scegliere di puntare su un modello energetico che abbia al centro il territorio e l’autoproduzione da fonti pulite».

Se il trend di lungo periodo mostra però notevoli miglioramenti, maggiori problematiche emergono però concentrando l’attenzione sugli ultimi anni.

Le fonti rinnovabili hanno contributo nel 2016 a soddisfare il 34,3% dei consumi elettrici complessivi, un dato in diminuzione per il secondo anno dopo 10 anni di crescita (nel 2006 era del 15%), sebbene nel corso dell’anno siano stati installati 396 MW di fotovoltaico, 282 MW di eolico, 140 di geotermico, 513 di bioenergie e 346 di mini idroelettrico.

Numeri rilevanti, che mostrano però un ritmo molto inferiore rispetto al passato, che Legambiente chiede di accelerare.

«I risultati di questo studio evidenziano come continua in tutto il mondo la crescita delle rinnovabili, un processo che va avanti anche in Italia – aggiunge Antonio Cammisecra, responsabile di Enel Green Power – Se guardiamo al territorio emerge poi come siano tanti i comuni e le imprese che sono dentro modelli innovativi. Il futuro sempre più imminente sta nello sviluppo di generazione rinnovabile integrata con reti intelligenti e sistemi di accumulo».