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La ricetta energetica di Rubbia per l’Italia: solare e geotermia

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Il premio Nobel per la fisica sottolinea che “L’energia pulita è una necessità di importanza fondamentale per il futuro”. E sulla geotermia rileva che il nostro Paese ha nel sottosuolo “enormi sorgenti inutilizzate”

Fonte: Zero Emission News

Autore: a.b.

Solare e geotermia: su queste opzioni energetiche deve puntare l’Italia nella ricerca di fonti alternative. Lo ha ribadito ieri il fisico e Nobel Carlo Rubbia, a margine della sua visita ai laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso (L’Aquila). “L’energia pulita è una necessità di importanza fondamentale per il futuro”, ha sottolineato Rubbia, ribadendo che “l’energia si può fare in molti modi diversi”. Per questo è necessario fare ricerche in questo campo e utilizzare più sorgenti, sfruttando le risorse locali. Proprio a questo riguardo ha rilevato che “l’Italia è in grado di sfruttare una grande quantità di energia solare e bisogna domandarsi se non varrebbe la pena di fare uno sforzo maggiore in questa direzione”. D’altronde è nota l’importanza data da Rubbia al sole: proprio sul solare, e in particolare a quello termodinamico ha avviato in Italia il Progetto Archimede e ha proseguito il suo impegno nel settore collaborando in Spagna con il CIEMAT (centro di ricerca sull’energia, l’ambiente e la tecnologia) in qualità di consigliere speciale per la ricerca in campo energetico.
Sempre in Italia, ha aggiunto, è da rivalutare il geotermico come ulteriore importantissima sorgente di energia pulita e rinnovabile. “Abbiamo nel sottosuolo enormi sorgenti inutilizzate, basta guardare tutta la zona della Toscana fino alla Campania e oltre. Sarebbe importante riuscire a sfruttare queste sorgenti di energia geotermica’”, ha concluso il fisico.