Con l’approvazione di un emendamento la IV Commissione del Consiglio regionale della Toscana si prepara a decretare la fine dell’industria geotermica in Toscana. Sembra un’assurdità ma la decisione di consentire l’attività geotermica soltanto nelle zone non vincolate tagliando fuori ogni possibile intervento dei Comuni interessati altro non è che un atto contrario agli interessi delle popolazioni e dello sviluppo dei territori geotermici e della stessa Regione Toscana che da quella attività ricava importanti introiti economici nonché grandi quantità di energia pulita. Perché "rompere" con i Comuni che vogliono la geotermia? Quali interessi ci sono dietro? 
Da tempo chiediamo con diversi altri colleghi sindaci dell’area geotermica una semplificazione della procedure per dare impulso alle attività di ricerca, concessione di permessi che non richiedano più due legislature per essere concessi. La geotermia è vitale nei territori toscani dove si è sviluppata e va fatta laddove esista la risorsa naturale per alimentarla. Enel ha compiuto grandi investimenti per ridurre le emissioni delle centrali e risultati delle analisi ambientali ne dimostrano l’efficacia. L’emendamento della IV Commissione prepara la strada all’uscita di Enel dall’area geotermica, personalmente non ho alcun dubbio! È questo che si vuole? Consentire le ricerche e la coltivazione nei soli luoghi indicati dalla Regione ci porterà verso una "corsa all’oro geotermico": non esisterà più alcun legame sociale con il territorio, lo sfruttamento del sottosuolo sarà inteso solo come interesse economico per un periodo di tempo ristretto. Se si vuole la morte della geotermia lo si dica chiaramente! Ma io, insieme a molti altri sindaci, sono fermamente deciso ad oppormi a questo disegno.
Carlo Giannoni, Sindaco di Monteverdi M.mo
