Oltre ad aver lanciato un grande progetto per la ricerca vulcanologica e geotermica nell´area dei Campi Flegrei, l´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha in corso una collaborazione con Erg-Renew (società del gruppo Erg) per la coltivazione geotermica che serve alla produzione elettrica in Campania. Un settore a cui molti imprenditori guardano con favore. Marco Zigon, presidente Getra e consigliere Anie (Associazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche) con delega alle Smart Grids, interviene portando la voce delle imprese.
Quanto può essere interessante un settore inesplorato come l´energia geotermica?
«Abbiamo colto un rinnovato interesse verso la geotermia. Ci sono una serie di possibilità, tutte da verificare».
È un tipo di energia pulita e rinnovabile?
«L´energia geotermica ha il grande vantaggio di avere caratteristiche di continuità, stabilità e flessibilità. È imbattibile rispetto all´eolica, soggetta al vento e alla fonte solare».
È una grande occasione per la Campania?
«C´è un progetto di mappatura del territorio campano da parte dell´Ingv ma bisogna capire che tipo di investimenti richiede e quali sono le potenzialità. Si è investito tanto sulle fonti rinnovabili, si può puntare anche sul geotermico».
In Campania la sua azienda ha due stabilimenti a Marcianise e Pignataro. Ma il suo interesse di recente si è rivolto alla Cina, da anni lavora in Europa, Africa, America e Medio Oriente. Il futuro dell´energia è fuori dall´Italia?
«Abbiamo investito in Campania e intendiamo confermare in Italia il radicamento. Ma se il sistema italiano non fa grandi investimenti nel settore energia, specie nel passaggio alle reti intelligenti, è certo che la nostra quota estero aumenterà».
