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Strasburgo, l’europarlamento chiede di alzare la soglia di riduzione delle emissioni al 30%

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Secondo i deputati del Parlamento europeo, gli obiettivi di riduzione dei gas climalteranti devono diventare più ambiziosi. Per questo gli europarlamentari hanno firmato una risoluzione (che sarà presentata alla conferenza Onu sul clima di Cancun) in cui chiedono di portare il target dal 20 al 30%

Fonte: Eco delle Città

Autore: Eco delle Città

Innalzare dal 20 al 30 per cento gli obiettivi di taglio delle emissioni di CO2 al 2020 (rispetto ai livelli del 1990) potrebbe contribuire a migliorare la crescita economica dell’Unione europea. O almeno così la pensano i 292 deputati del Parlamento di Strasburgo (274 i no e 38 le astensioni) che hanno votato una risoluzione in vista del vertice COP 16 di Cancun (29 novembre-10 dicembre) che evidenzia anche la necessità di proteggere le foreste e aiutare i paesi in via di sviluppo a mantenere gli impegni sul clima. Il taglio del 30 per cento delle emissioni è stato tuttavia il punto più critico affrontato dai deputati di Strasburgo, alcuni dei quali preferirebbero collegare l’obiettivo al raggiungimento di alcune condizioni come, ad esempio, il rispetto di impegni precisi da parte di altri paesi. Pollice verso anche per quanto riguarda gli obiettivi di risparmio energetico al 20 per cento su cui, secondo i Parlamentari Ue, l’Europa non è sulla buona strada.

Per quanto riguarda il rapporto con i paesi in via di sviluppo, la risoluzione stabilisce che l’Unione europea, ma anche gli altri paesi industrializzati, debbano adempiere alle responsabilità nei loro confronti mostrando la volontà di continuare a adempiere agli impegni nel periodo post-Kyoto.

Inoltre, Strasburgo ha esortato gli Stati membri a darsi da fare per quanto riguarda i 7,2 miliardi di euro promessi per finanziare la fase del “fast start” nei confronti dei paesi in via di sviluppo per le azioni di adattamento e mitigazione. E sollecitato l’Ue a contribuire con 30 miliardi di euro l’anno a un fondo globale sui cambiamenti climatici entro il 2020. Infine, i deputati Ue hanno chiesto un sostegno “forte” dell’Ue al piano “REDD+” un’iniziativa volta a ridurre le emissioni dovute alla deforestazione e al degrado forestale, attraverso incentivi che rendano conveniente mantenerle intatte piuttosto che abbatterle, che potrebbe rappresentare il 20 per cento del totale mondiale di emissioni. E regole più severe per evitare che i finanziamenti per le foreste non siano “distratti” a favore delle piantagioni commerciali. A Cancun parteciperà una delegazione ufficiale di 15 deputati la seconda settimana della conferenza guidata da Jo Leinen.