Home Cosvig Fattori di capacità, la geotermia batte anche le fonti fossili

Fattori di capacità, la geotermia batte anche le fonti fossili

383
0
CONDIVIDI
Da tre anni i dati EIA valutano con quale costanza è possibile impiegare tutti i principali tipi di combustibili e tecnologia

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Quella geotermica, grazie al calore che arriva in modo costante e prevedibile dalle profondità della terra, continua ad essere la più “affidabile” tra tutte le fonti di energia rinnovabile. Lo certifica la EIA –l’Energy Information Administration degli Usa– che dal dicembre del 2013 ha iniziato a inserire nel proprio bollettino mensile una valutazione dei fattori di capacità per 15 diversi tipi di combustibili e tecnologia, sia per quanto riguarda le fonti fossili sia per le rinnovabili.

Il fattore di capacità è una grandezza che esprime il rapporto tra l’energia effettivamente prodotta da un impianto e il suo massimo potenziale teorico: ovvero, è il rapporto tra l’energia effettivamente generata in un certo intervallo di tempo e quella che, potenzialmente, avrebbe potuto generare se, nello stesso periodo, avesse funzionato in modo continuativo.

Va da sé che più questo valore si avvicina al 100% e maggiore è da considerarsi il rendimento effettivo medio di quel tipo di fonte di approvvigionamento energetico.

Per quanto riguarda gli impianti geotermici analizzati dalla EIA nell’ultimo bollettino prodotto, questo rapporto è arrivato al 71,7% come valore medio per l’ultimo anno. Nel complesso di tutte le fonti energetiche, soltanto gli impianti nucleari –per caratteristiche, anche di sicurezza, proprie di questa particolare tecnologia– riescono a raggiungere una performance migliore, pari al 92,2%. Tra le fonti rinnovabili il primato appartiene invece proprio alla geotermia, mentre a seguire si classificano i rifiuti (biogas di discarica o termovalorizzazione), al 57,6%; poi altre biomasse (compreso il legno), 52,9%; idroelettrico (35,9%); eolico (32,5%); fotovoltaico (28,6%) e infine solare termico (22,7%).