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Gusto Pulito, oltre 100 studenti toscani a lezione per scoprire il cibo buono e giusto

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Didattica in classe e gite “sul campo” per scoprire le eccellenze dei territori geotermici: parte la nuova edizione del progetto firmato Slow Food Toscana, CoSviG e Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Nel maggio del 2007, all’alba di quegli anni di crisi che ancora definiscono il nostro presente, dalla collaborazione tra Slow Food Toscana e CoSviG, nasceva “Gusto Pulito”: un progetto che tutt’oggi ha come principale impegno didattico la diffusione della conoscenza di modalità di produzione di cibo realizzata con energia rinnovabile, ovvero la dimostrazione di come la filosofia e i principi di Slow Food possano trovare concreta applicazione non solo nella natura delle materie prime ma anche nei cicli produttivi e inaugurare una nuova e più sostenibile idea di futuro.

Un modello culturale di utilizzo delle energie provenienti dalla terra, dal sole, dalla natura, che ci consenta di produrre in armonia un cibo buono, pulito e giusto. Possiamo vivere e mangiare grazie alle energie da fonti rinnovabili. Gusto Pulito –sintetizza Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana– ne è l’esempio concreto”.

In particolare, la Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili -costituita nel 2009, grazie all’intesa fra CoSviG, Slow Food Toscana e Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS, e immediatamente coinvolta nel progetto “Gusto Pulito”- intende avvicinare gli studenti di ogni età a questa mentalità “green” tramite visite e degustazioni nelle aziende associate. A questo scopo, dopo lo straordinario successo conquistato l’anno scorso, “Gusto Pulito” torna sul campo aprendo oggi la stagione 2016.

Quest’anno sono 3 le scuole toscane protagoniste del progetto, con oltre 100 studenti che –grazie a lezioni in classe ed esperienze didattiche “sul campo- scopriranno l’importanza della valorizzazione della materia prima locale e la sostenibilità del processo produttivo attraverso il ricorso ad energie rinnovabili; una scelta che, oltretutto, rappresenta anche un volano di sviluppo, perché consente notevoli risparmi nei consumi energetici, la riduzione di fonti inquinanti non rinnovabili come il petrolio, l’abbattimento della quantità di anidride carbonica immessa in atmosfera.

La prima lezione si tiene oggi ad Albinia, nella scuola secondaria di primo grado G. Civinini (seguita da una gita il 6 maggio); la seconda lezione in calendario è invece per il 20 aprile alla scuola secondaria di secondo grado ITC Marchi di Monsummano (l’uscita è programmata per il 3 maggio). A chiudere il ciclo di lezioni sarà il 22 aprile la scuola secondaria di secondo grado ISIS VASARI di Figline Valdarno, i cui studenti visiteranno poi (il 4 maggio) le strutture del caseificio geotermico Podere Paterno, le serre geotermiche Parvus Flos e infine una centrale geotermoelettrica.

Non a caso il territorio su cui nasce il progetto “Gusto Pulito” – attualmente in espansione in tutta la Toscana– è quello a cavallo fra le province di Pisa, Siena e Grosseto: quel Distretto delle Energie Rinnovabili dove fin dai primi anni del ‘900 si utilizza la risorsa geotermica per la produzione industriale di energia elettrica. Un territorio che ha saputo unire la nuova energia alla bellezza e alle tradizioni dei suoi luoghi, dando vita alla prima Comunità del Cibo al mondo (la CCER) a energia pulita e rinnovabile, la prima a concentrare l’attenzione sui metodi di produzione oltre che sui prodotti. Un territorio che, con progetti come “Gusto Pulito”, non smette di guardare al futuro con pragmatico ottimismo.