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Dal ministero dell’Ambiente 250 milioni per l’efficienza energetica nelle scuole

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Ancora sei mesi di tempo per presentare le domande di accesso ai finanziamenti a tasso agevolato dello 0,25%, come previsto dal decreto dello scorso aprile

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il ministero dell’Ambiente ha riaperto l’accesso ai finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo “Kyoto”, rendendo così disponibili quasi 250 milioni di euro (247.093.955,15 euro, per l’esattezza) per interventi di efficienza energetica nelle scuole. Il decreto, firmato dal ministro Gian Luca Galletti, fa parte delle misure previste nel “Protocollo d’intesa per migliorare la qualità dell’aria” sottoscritto il 30 dicembre scorso dal ministro dell’Ambiente, dal presidente della Conferenza delle Regioni e dal presidente dell’Anci per dare una risposta di sistema al problema dello smog.
«Il nuovo bando – ha sottolineato il ministro – ci consente di dare nuove opportunità a quel tessuto imprenditoriale che lavora sull’efficienza energetica e la qualità ambientale nelle nostre città: scuole più sostenibili non sono solo più adeguate per l’attività dei nostri ragazzi, ma anche punto qualificante di una seria politica di contrasto dell’inquinamento e di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico».
Non fondi nuovi, dunque, ma una riapertura dei termini per presentare le domande di accesso ai finanziamenti a tasso agevolato dello 0,25%, come previsto dal decreto dello scorso aprile, per gli interventi che consentano un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica dell’edificio scolastico in un arco temporale di massimo 3 anni.
Dal dicastero dettagliano che sono previsti interventi che riguardano immobili di  proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e universitaria e ad asili nido. Per quanto riguarda la valutazione dello stato degli edifici e l’indicazione degli interventi necessari all’efficientamento energetico, il ministero dell’Ambiente ha avviato una interlocuzione con l’Enea al fine di assicurare uniformità e qualità scientifica delle stime e coerente programmazione degli interventi.
Le domande di ammissione, chiosano dal ministero, potranno essere presentate entro sei mesi dalla pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” del decreto.