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Gli studenti leggono Agota Kristof

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Gli alunni del Carducci ripropongono al teatro De Larderel il reading proposto in autunno in occasione della manifestazione Libriamoci

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Qui News Volterra.it

Gli studenti del Carducci di Volterra, impegnati nel laboratorio di lettura e scrittura creativa Montag, sotto la direzione dei professori Bertini e Parrini, hanno raccolto con entusiasmo l’invito dell’amministrazione comunale di Pomarance a replicare, al teatro De Larderel, il reading proposto in autunno al cinema centrale di Volterra in occasione della manifestazione Libriamoci promossa dal Ministero della Pubblica Istruzione. 

L’iniziativa avrà luogo venerdì 11 marzo alle 17,30. Il reading si basa sul testo di Agota Kristof La vendetta: la scelta “E’ dovuta all’estrema incisività e forza di uno stile asciutto, chirurgico, implacabile messo al servizio della descrizione di una realtà dura, sgradevole ma, purtroppo, autentica e di grande attualità” sottolineano i protagonisti del reading.

Montag ha ritenuto importante sottolineare l’operato di una scrittrice straordinaria fuggita giovanissima dall’Ungheria devastata dall’invasione sovietica del ’56 e le cui tematiche esistenziali di solitudine, esilio e difficile integrazione linguistica sono tuttora palpabili ed evidenti. Gli studenti hanno lavorato su una consapevole padronanza del testo e sulla sinergia da individuare con la musica che accompagna ed introduce i singoli brani, scelti ed eseguiti da alcuni loro compagni.

Il lavoro non è stato impostato “Su una corretta ed asettica trasposizione delle parole della scrittrice quanto sulla disponibilità, da parte del ragazzo, a fare proprie la sofferenza, la crudezza e il sarcasmo della raccolta” mettono in evidenza ancora gli autori dell’evento. 

Montag è, infatti, negli intenti di chi lo ha creato e lo fa vivere, “passione per la lettura e la scrittura, applicazione nel lavoro e rispetto della personalità degli scrittori e degli studenti, curiosità intellettuale per ciò che è sconosciuto, umiltà, autoironia e interesse per una diversa prospettiva sulla letteratura”.