Dopo tre anni consecutivi in calo, tornano con il segno positivo i consumi di energia elettrica in Italia. Secondo i primi dati provvisori elaborati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2015 ammonta a 315,2 miliardi di kilowattora, in aumento dell’1,5% rispetto al 2014. A parità di giorni lavorativi la variazione è +1,3%. Centro e Sud trainano la risalita. Si conferma importante il contributo delle rinnovabili: il 40% della produzione è «green». Nel 2015 è stato anche raggiunto il nuovo record assoluto dei consumi elettrici in Italia: alle ore 16 di martedì 21 luglio, il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha registrato un valore di picco pari a 59.353 MW (+15,1% rispetto alla richiesta massima del 2014).
Nel 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 85,3% con produzione nazionale e per la quota restante (14,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (270,7 miliardi di kWh) è in crescita dello 0,6% rispetto al 2014. In aumento le fonti di produzione fotovoltaica (+13,0%), termoelettrica (+8,3%) e geotermica (+4,5%). In calo, invece, le fonti di produzione idrica (-24,9%, dopo il record storico del 2014) ed eolica (-3,3%), prevalentemente a causa delle differenti condizioni atmosferiche registrate nel 2015.
In particolare a trainare l’incremento sono state la macro-area Sud (che include Campania, Puglia, Calabria, Basilicata) che ha fatto registrare la crescita più consistente con un +4,4%, poi quella composta da Toscana ed Emilia Romagna con un +4,3% e ancora quella Centro (che comprende Lazio, Abruzzo, Marche, Molise, Umbria) con una variazione del +2,3% rispetto al 2014. Più contenuto l’aumento di domanda elettrica in Sardegna (+0,8%) e Lombardia (+0,4%); stazionario nella macro-area Nordest (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto).