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I nuovi lampioni solari ed eolici che attirano le zanzare con falsi profumi umani alla CO2

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In Malaysia nuova illuminazione pubblica al LED per lottare contro le zanzare

Fonte: greenreport.it

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Un team di ricercatori dell’università della Malaysia di Kuala Lumpur  ha realizzato uno smart outdoor lighting system  innovativo che mette insieme la produzione ibrida di energia eolica e solare, illuminazione a LED e cattura delle zanzare, abbondanti nel clima tropicale della capitale malese, il tutto con design compatto e gradevole.

Chong Wen Tong, del dipartimento di ingegneria meccanica della facoltà di Ingegneria dell’università della Malaysia, spiega che «Per le sue caratteristiche off-grid, il  sistema offre notevoli vantaggi, per cui può essere posizionato in qualsiasi punto, comprese un’area remota o un’area urbana altamente popolata. Le fonti di energia rinnovabili ibride sono  costituite da un sistema composto da un pannello solare fotovoltaico (PV) e da una turbina eolica ad asse verticale (VAWT). Il pannello fotovoltaico posto nella parte superiore del sistema riduce gli effetti dell’ombra e massimizza il fascio di energia del sole; inoltre, il VAWT è avvolto in un omni-direction-guide-vane (ODGV), che è un sistema per aumentare l’energia eolica con la creazione dell’effetto Venturi per aumentare l’on-coming della velocità del vento.  Dal test in galleria del vento, la potenza in uscita per l’ODGV integrato con il VAWT è aumentata di circa 3,48 volte rispetto al VAWT nudo. Le parti rotanti del VAWT sono racchiuse all’interno dell’ODGV e quindi sono più sicure per il pubblico. Queste due fonti di energia rinnovabili sono utili per coprire la domanda di carico in condizioni atmosferiche variabili, consentendo così di migliorare l’affidabilità del sistema».

L’energia prodotta da fotovoltaico e mini-eolico viene utilizzata sia per l’illuminazione che per far funzionale una trappola per le zanzare. L’aumento dei casi di dengue in tutta la Malaysia sta spingendo le autorità e gli scienziati a cercare soluzioni innovative per tenere sotto controllo la popolazione di zanzare, insetti che reagiscono sensibilmente ad una certa lunghezza d’onda della luce ultravioletta (UV). La trappola per le zanzare inserita nel lampione LED fotovoltaico ed eolico consiste in una debole luce ultravioletta integrata e in una ventola di aspirazione. Alcune parti all’interno della trappola sono rivestite di biossido di titanio (TiO2), quando la luce UV entra in contatto con il TiO2, avviene una reazione fotocatalitica che produce la stessa CO2 che emettono gli esseri umani quando espirano e che è irresistibile per le zanzare. Una volta che le zanzare sono state attirate nella trappola dalla luce UV e dalla CO2, la ventola aspira le zanzare e ld impedisce loro di fuggire grazie al vuoto creato dal ciclo continuo del ventilatore.

«Con questi vantaggi – conclude Chong Wen Tong –  l’innovazione può essere una trappola per le zanzare economica, che farà  parte del paesaggio urbano di domani».

Intanto, mentre il team di Chong sta installando i primi  lampioni solari-eolici anti-zanzare a Kuala Lumpur, un gruppo di biologi sensoriali dell’università di Washington ha scoperto un’orchidea che utilizza esche di CO2 simili per attirare le zanzare, comprese quelle tigre. Infatti, secondo il nuovo studio “What makes mosquitoes attracted to Platanthera orchids?”, presentato al meeting annuale 2016 della Society for integrative and comparative biology, spiega che «Le zanzare femmine non si nutrono solo di sangue per la produzione di uova, ma usano anche i carboidrati per sostenere il loro metabolismo. In natura, i fiori forniscono una buona fonte di carboidrati ed alcune piante, come le orchidee Platanthera  approfittano di questi visitatori per farsi impollinare dalle zanzare mentre assumono il loro nettare. Anche se alcune osservazioni erano state fatte sull’impollinazione di queste orchidee di palude da parte delle zanzare, i segnali utilizzati dalla pianta per attirare le zanzare sia maschi che femmine, sono sconosciuti».

I ricercatori statunitensi hanno prima studiato il profumo emanato da  diverse specie di Plathantera, orchidee che vivono nelle paludi lungo la costa del nord-ovest del Pacifico Usa,  e poi hanno scoperto, catturato ed identificato alcune zanzare adulte di diverse specie che trasportavano masse polliniche nei  siti dei campi in cui erano presenti le orchidee. Quindi, utilizzando l’Electro-Antennogram insieme alla Gas-Chromatography (GC-EAG), hanno «valutato a quali specifici composti dei profumi delle orchidee stanno rispondendo le zanzare». Questo ha consentito di avere una migliore comprensione del modo in cui orchidee attraggono e utilizzano le zanzare per essere impollinate. Saranno discusse le differenze tra le specie di orchidee interspecifici e specie di zanzara. L’odore sprigionato da  orchidee come la  Platanthera obtusata non è abbastanza forte per essere percepito dal naso umano, ma i ricercatori hanno scoperto che il profumo eccita dei sensori elettrici nelle antenne delle zanzare. Questo suggerisce che gli insetti potrebbero essere attratti dall’odore, che ha gli stessi componenti  di diverse sostanze chimiche presenti nell’odore emanato dagli esseri umani.

Studiando ulteriormente come si comportano le zanzare con le orchidee, i ricercatori potrebbero realizzare nuovi tipi di esca per attirare le zanzare in luoghi lontani dalle nostre case.