Home Cosvig Geotermia Amiata: Sì al termodotto interrato Partirà dalla centrale Pc3

Geotermia Amiata: Sì al termodotto interrato Partirà dalla centrale Pc3

678
0
CONDIVIDI
VIA LIBERA della Regione Toscana alla realizzazione del termodotto interrato, nel Comune di Piancastagnaio, che partirà dalla centrale Pc3 e raggiungerà l’area industriale di Casa del Corto, fornendo calore alle serre di Floramiata e ad altre aziende.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Siena – Pagina Provincia

Autore: GIUSEPPE SERAFINI

Nei giorni scorsi la direzione generale
per le politiche territoriali e ambientali della Regione ha emanato
un decreto che autorizza l’intervento previsto dal progetto di
riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio e l’installazione,
nella centrale Pc4, di un impianto Amis per l’abbattimento delle
emissioni di mercurio e di idrogeno solforato nell’atmosfera,
dotato di un ulteriore sistema di filtri per eliminare il drift,
ossia le minuscole gocce di acqua geotermica.

«Il decreto – afferma il sindaco
Fabrizio Agnorelli – rappresenta un atto importante per la nostra
area geotermica, il cui riassetto complessivo è attualmente oggetto
della valutazione di impatto ambientale e chiude un primo capitolo
autorizzando la realizzazione del termodotto e la conseguente
dismissione della centrale Pc2».

«IL PROTOCOLLO firmato nel dicembre
del 2007 con il coinvolgimento della Regione e di altre istituzioni –
aggiunge Agnorelli – sta vedendo finalmente un’attuazione
concreta a beneficio di Piancastagnaio e del comprensorio, con un
maggiore controllo delle emissioni e una migliore gestione
dell’attività geotermica con benefici per la comunità e per le
imprese che riceveranno calore nelle proprie case e nelle proprie
attività». «Tutto questo – conclude Agnorelli – assume
particolare valore per Floramiata, azienda volano dell’economia
pianese, che potrà continuare a garantire gli attuali livelli
occupazionali, salvando anche la tenuta sociale della nostra zona. Il
Comune di Piancastagnaio svolgerà una funzione di controllo sulla
realizzazione delle opere e sul rispetto di tutte le prescrizioni
previste dall’autorizzazione regionale, mettendo sempre al primo
posto la tutela della salute dei cittadini».