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Geotermia, Vicari (Sottosegr. MISE):” Parlamento vaglia Riforma Titolo V: tra gli obiettivi ricondurre a competenza Stato attività di produzione, trasporto e distribuzione di energia

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“La fonte di energia geotermica, di cui l’Italia è ricca, è una fonte di energia rinnovabile con un grande potenziale di sviluppo che, se adeguatamente incentivata, consentirà di raggiungere più facilmente l’obiettivo previsto dal documento di strategia energetica nazionale del 25 per cento di energia prodotta da fonti pulite”.

Fonte: H2Oil.it

Autore: H2OIL

E’ con queste parole che la sottosegretaria al MISE Simona Vicari ha risposto, in X° Commissione alla Camera (Attività produttive, commercio e turismo) all’interrogazione dell’onorevole Bombassei di Scelta Civica per l’Italia alla richiesta di introduzione di una normativa quadro in materia di geotermia che secondo la sottosegretaria al MISE "rappresenta, nella situazione attuale, il 10 per cento dell’energia risultante da fonti rinnovabili italiane e si prevede che, con strumenti legislativi adeguati, oltre quelli già posti in essere, possa raddoppiare entro breve tempo. Un adeguato sfruttamento delle risorse minerarie e geotermiche, che rispetti l’ambiente ed il territorio, è positivo per l’economia, la crescita e l’occupazione. La complessità, stratificazione e farraginosità del quadro regolatorio incidono fortemente sulla realizzazione dei progetti e limitano la possibilità di valorizzare le risorse, allungando gli iter autorizzativi. Il Governo ritiene che si debba favorire un nuovo contesto regolatorio dei settori degli idrocarburi, delle miniere e cave e della geotermia, adeguando le norme e le procedure ai migliori standard. La riforma della regolazione del settore potrebbe andare oltre l’utile esercizio di semplificazione e snellimento della normativa, obiettivo già avviato con l’approvazione del decreto Sblocca Italia, disegnando un nuovo quadro organico, anche attraverso Codici di Settore, che consentano di cogliere le opportunità di crescita riconosciute dalla Strategia Energetica Nazionale”. La Vicari dopo aver elencato alcuni interventi messi in atto per sviluppare progetti geotermici ha “segnalato che risulta attualmente al vaglio del Parlamento il disegno di legge di riforma del titolo V della parte II della Costituzione che ha come obiettivo, tra l’altro, quello di ricondurre alla competenza dello Stato le attività relative alla produzione, trasporto e distribuzione di energia, eliminando la competenza concorrente fra Stato e Regioni. Tale intervento normativo è finalizzato a superare l’inadeguatezza dell’attuale sistema di governance sotto diversi aspetti. Difatti, molti investimenti nel settore risultano bloccati da anni a fronte del farraginoso sistema burocratico che prevede procedimenti amministrativi lunghi e complessi, con scarso scambio di informazioni tra i vari sistemi di governo regionali e quello statale, non consentendo una valutazione complessiva dei diversi interessi contrastanti. La riforma costituzionale, riportando su un piano unitario la materia energetica mira, pertanto, a superare tali criticità, a snellire le procedure amministrative e decisionali anche con riferimento alla localizzazione degli impianti, ai fini della loro razionalizzazione e valorizzazione e a rendere certi i tempi degli investimenti privati, che in questi anni hanno inevitabilmente risentito della conflittualità tra Stato centrale ed Enti locali, cercando, dunque, di superare o quantomeno attenuare la prevalenza degli interessi corporativi locali”.