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Energia: Assorinnovabili, Ue poteva fare di meglio su obiettivi

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% è il voto che AssoRinnovabili dà alla decisione del Conisglio Europeo sugli obiettivi CO2

Fonte: Agi Energia

Autore: rme/pit

AssoRinnovabili da’ un voto di 5 su 10 alla decisione assunta dal Consiglio Europeo nella "due giorni" di Bruxelles appena conclusa. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’associazione. "Sebbene siano stati indicati nuovi obiettivi per il 2030 (il 27% di energia proveniente da fonti rinnovabili, il 40% di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai dati del 1990 e il 27% in piu’ di efficienza energetica), l’impressione e’ che i Capi di Governo dell’Unione Europea si siano limitati al "compitino", rimanendo sordi agli inviti di maggior coraggio che fino all’ultimo sono arrivati dal settore della green economy e perdendo lo slancio "rivoluzionario" che aveva caratterizzato il pacchetto "20-20-20", sottolinea AssoRinnovabili.
"Pur apprezzando in parte il lavoro svolto – commenta Agostino Re Rebaudengo, presidente dell’associazione – ritengo si potesse e dovesse fare di piu’. AssoRinnovabili aveva chiesto in piu’ occasioni che l’obiettivo per le rinnovabili non fosse inferiore al 30%, considerando i tanti vantaggi che la produzione di energia verde ha saputo offrire e offrira’ al nostro Paese in termini di emissioni evitate di CO2, minori danni alla salute dei cittadini, incremento di Pil e occupazione". "La stessa Commissione ha stimato che con un obiettivo per le rinnovabili al 30% si potrebbero avere al 2030 fino a un milione e 300 mila posti di lavoro in piu’ in Europa, mentre con un obiettivo limitato al 27% se ne avrebbero solo 700 mila: perche’ rinunciare a 600.000 occupati? Senza trascurare inoltre l’aspetto strategico che le rinnovabili possono rivestire in termini di ‘security of supply’ per l’Unione Europea, fattore particolarmente rilevante in seguito ai recenti sviluppi geopolitici, sia a Est che a Sud dell’Unione Europea", conclude Re Rebaudengo, "ci auguriamo che, nel processo di codecisione, il Parlamento Europeo possa ancora correggere la volonta’ espressa dal Consiglio e che l’Unione Europea continui a mantenere il ruolo di leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici, preparando il terreno per il successo della Conferenza sul Clima di Parigi 2015".