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Nuovi incentivi per fonti rinnovabili

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In arrivo nuove forme di incentivazione per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Fonte: lavorincasa.it

Autore: arch. Carmen Granata

l disegno di legge 1195, recante misure per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese e in materia di energia, dopo aver ottenuto l’approvazione del Senato, passa
ora al vaglio della Camera, per ottenere l’approvazione definitiva ed
essere trasformato in legge.

L’articolo 27 del disegno di legge, in particolare,
contiene numerose prescrizioni per la sicurezza e il potenziamento del
settore energetico, che costituiranno un vero e proprio piano straordinario per l’efficienza e il risparmio energetico, da approvare entro il 31 dicembre di quest’anno.
Un elemento fondamentale per mettere in atto questo piano sarà quello di dar vita ad una nuova forma di edilizia, basata sull’efficienza energetica e sulla riqualificazione dei fabbricati esistenti.

Sono previsti una serie di incentivi per lo sviluppo di sistemi di microcogenerazione e cogenerazione, cioè di produzione congiunta, in uno stesso sistema integrato, di energia elettrica e calore utile.
Per le unità di microgenerazione, cioè di potenza fino a 50 Kilowatt
Elettrici , bisognerà presentare una comunicazione all’autorità
competente, mentre per gli impianti di piccola cogenerazione (fino a 1
MWe) sarà necessaria la DIA.

Sono annunciate semplificazioni in arrivo anche nel settore della geotermia.
Infatti, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Governo dovrà emanare una serie di decreti legislativi, che daranno un nuovo assetto alla normativa vigente in materia di sfruttamento dell’energia geotermica.

In particolare, appare interessante per gli utenti, che per installare le sonde geotermiche
necessarie per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli
edifici che sfruttano l’energia della terra, sarà sufficiente fare
ricorso alla Denuncia di Inizio Attività.

Per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, inoltre,
si prevede che i Comuni fino a 20.000 abitanti potranno utilizzare il
meccanismo di scambio sul posto dell’energia prodotta da propri impianti di potenza fino a 200 kW.

Si tratta del meccanismo che consente, in generale, di immettere in rete l’energia elettrica prodotta ma non immediatamente
autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per
soddisfare i propri consumi.
In particolare, per incentivare la costruzione di impianti fotovoltaici, i Comuni potranno cedere i loro terreni a privati cittadini che intendano usufruire del Conto Energia.

Tuttavia il disegno di legge prevede anche l’abrogazione del
divieto di commercializzare elettrodomestici di classe inferiore ad A,
che avrebbe dovuto scattare dal primo gennaio 2010, e il divieto di
importare, distribuire e vendere lampadine ad incandescenza ed
elettrodomestici privi di un dispositivo che permette di sconnettersi
completamente dalla rete elettrica.