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Geotermico: sempre più accessibile grazie alla sonda geotermica

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Il geotermico, che utilizza il calore della terra per riscaldare e rinfrescare gli ambienti, diventa più accessibile ad ogni soluzione, sia privata che industriale, sia nuova che in ristrutturazione.

Fonte: Ambientenergia.it

Autore: F. Baglivi

Trova infatti sempre più conferme l’innovazione che Energy Resources,
azienda leader nelle energie rinnovabili presente in questi giorni al
SolarExpo di Verona, ha apportato al settore, grazie ad un brevetto
internazionale messo a punto in collaborazione con l’Università
Politecnica delle Marche e la facoltà di Geologia dell’ateneo di
Urbino.
Ha infatti già raggiunto i 3 megawatt installati in Italia
il sistema che utilizza la sonda geotermica dalla particolare
conformazione a spirale; questo strumento consente di avere la stessa
superficie di scambio in appena cinque o venticinque metri di
profondità nel terreno, anziché negli oltre cento dei modelli
tradizionali a forma di “U”; un sistema che abbatte i costi di
istallazione del 50%.
Il risparmio riguarda anche i costi di
gestione: spariscono le bollette di metano, Gpl o gasolio, ed in
proporzione i consumi, ora relativi unicamente all’energia elettrica,
si riducono del 60%.
Energy Resources rafforza dunque la sua
naturale vocazione all’innovazione, stringendo tra l’altro un rapporto
privilegiato con Rct, società di Trevi Group, importante nome
nell’ingegneria delle perforazioni speciali e nella geotermia.
Se
poi anche l’energia elettrica viene ottenuta da fonti rinnovabili,
allora si raggiunge il massimo risparmio, e si risponde pienamente a
criteri di sostenibilità. In questo senso un connubio perfetto è quello
tra geotermico e fotovoltaico, che consente di ridurre ulteriormente il
fabbisogno energetico dell’edificio, e quindi di far aumentare la
tariffa incentivante fino al 30%.
Questo ‘circuito virtuoso’ si
realizza nel progetto “Casa Solare”, che Energy Resources ha messo a
punto per rispondere al problema ambientale e insieme alle necessità
dell’abitare, e per dimostrare come un sistema di energia rinnovabile
totalmente integrato possa essere ‘vissuto’ da tutti.
Ne è un esempio il complesso di 52 abitazioni in fase di completamento in località Santa Maria Nuova, in provincia di Ancona.
Per
realizzarle sono stati utilizzati non solo geotermico e fotovoltaico,
ma anche un sistema di recupero della acque piovane e la domotica, con
un occhio attentissimo alla sicurezza e alle norme antisismiche.
Dotate
anche di certificazione “Casa Clima”, queste abitazioni non producono
alcun impatto ambientale, costano come quelle tradizionali, ed
eliminano il ‘vecchio’ concetto di consumo, presentadosi come vere e
proprie ‘case senza bollette’.