A firmarlo ieri il presidente della
giunta Claudio Martini e l´amministratore delegato di Enel Fulvio
Conti. In Italia solo la Toscana sfrutta questo tipo di energia. I
fondi dell´Enel (170,3 milioni) sono destinati ai comuni dell´Amiata
sia al riassetto dell´area di Piancastagnaio sia allo sviluppo della
ricerca. L´accordo recepisce tutte le raccomandazioni di tutela
ambientale dettate dai ricercatori dell´università di Siena nello
studio commissionato dalla Regione: chiusura definitiva della
centrale di Piancastagnaio 2, realizzazione di un termodotto,
progetto di abbattimento delle emissioni delle torri delle centrali
per minimizzare la presenza di boro nelle acque di deflusso,
demolizione con bonifica delle infrastrutture in disuso come
vapordotti, acquedotti e separatori relativi a pozzi minerari chiusi.
Saranno anche adottati – è l´impegno di Enel – accorgimenti per
evitare le fuorisciute accidentali di fluidi geotermici durante le
fasi di manutenzione degli impianti.
