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Xylella, Remaschi: “Toscana monitora attentamente.

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Analisi confermano assenza batterio”

Fonte: Toscana-Notizie.it

Autore: Laura Pugliesi

"La Xylella fastidiosa non è presente in Toscana. La Regione, attraverso il Servizio Fitosanitario Regionale sta effettuando un’opera di attento e capillare monitoraggio sulla presenza del batterio, e degli insetti che possono portarlo, e i risultati hanno confermato l’assenza totale del batterio".

 L’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Marco Remaschi, che stamani ha partecipato all’inaugurazione di una nuova struttura operante nel settore vivaistico a Pistoia, dove era presente anche il vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, rassicura con i dati alla mano sulla situazione in Toscana.

 "E’ in corso – spiega Remaschi – un capillare monitoraggio, realizzato secondo la specifica direttiva Ue (direttiva 789 del 2015) nelle aree considerate a maggiore rischio, come ad esempio le aree vivaistiche, i garden, le vie di grande comunicazione, e tutti i comprensori olivicoli regionali.

Nel 2015 sono stati prelevati ed analizzati 2355 campioni da 50 specie vegetali che possono essere interessate all’infezione del batterio, fra le quali l’olivo ma anche l’oleandro, la ginestra, la polygala ecc.. e tutte le analisi effettuate dal laboratorio del Servizio Fitosanitario i hanno dato esito negativo. In particolare sull’olivo sono stati prelevati 1211 campioni ed effettuate 2422 analisi".

 Il monitoraggio ha interessato anche i cosidetti "insetti vettori", ovvero insetti che sono ritenuti in grando di trasmettere l’eventuale batterio. "Sono stati catturati 850 insetti vettori e anche questi sono stati analizzati per verificarne la eventuale patogenicità. Anche in questo caso – ribadisce Remaschi – tutte le analisi effettuate dal laboratorio del CREA – APB hanno confermato l’assenza del patogeno".

 Naturalmente – conclude l’assessore regionale – il servizio fitosanitario continua la sua opera di capillare e attento monitoraggio per tenere lontano dalla Toscana, dalla sua olivicoltura e dal suo vivaismo, che sono due settori di grandissima importanza, questo pericoloso patogeno."