Dall’8 all’11 ottobre si svolgerà a Milano la World Energy Week, un meeting internazionale organizzato dal World Energy Council Italia per riunire ministri dei Paesi più industrializzati e grandi produttori di fonti energetiche, oltre ai vertici delle aziende del settore (energia, trasporti, tlc) tra le più importanti al mondo: oggetto del confronto saranno meccanismi di finanziamento e nuovi modelli di business per “decarbonizzare” la produzione energetica.
Il punto di partenza saranno i dati forniti dall’IRENA, l’International Renewable Energy Agency: gli investimenti necessari per la transizione energetica verso modelli più sostenibili dovranno necessariamente aumentare del 30% entro il 2050, arrivando a 120 trilioni di dollari. Dei 120 trilioni di dollari da investire stimati da IRENA, 18 trilioni saranno necessari per migliorare le reti elettriche e la flessibilità dei sistemi energetici.
Secondo gli accordi del Cop21 di Parigi (2015) per limitare l’aumento della temperatura media globale di +2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, il fabbisogno energetico globale dovrà essere coperto al 60% da fonti rinnovabili e gli investimenti addizionali annui richiesti rispetto a quanto già programmato dovranno ammontare a 1,7 trilioni di dollari al 2050. La quota totale delle energie rinnovabili dovrà aumentare dal 15% dell’offerta totale di energia del 2015 fino anche ai due terzi della produzione totale entro il 2050.
