VOLTERRA — IL TELERISCALDAMENTO e la geotermia possono diventare realtà anche a Volterra e il sito più adatto da cui estrarre il «vapore» per trasformarlo in energia si trova a due passi dall’ospedale. Queste sono le conclusioni dello studio di fattibilità condotto dal Centro di eccellenza per la geotermia di Pomarance e commissionato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. Costo dell’operazione 50mila euro. I risultati, già acquisiti dalla Fondazione Crv nei mesi scorsi, sono stati recentemente presentati all’amministrazione comunale di Volterra e l’Azienda sanitaria numero 5 di Pisa. Anche gli enti pubblici infatti, oltre a soggetti privati come per esempio Enel, possono decidere di investire nel settore geotermico presentando, presso la Regione Toscana, un’apposita richiesta per intraprendere attività di ricerca con i cosiddetti strumenti invasivi. Durante i suoi studi invece il Centro di eccellenza per la geotermia ha utilizzato strumenti non invasivi ma che tuttavia riescono a dare risultati molto attendibili. «Dagli studi geologici che abbiamo effettuato, possiamo dire che in Borgo San Lazzero, cioè nella zona dell’ospedale, esiste un giacimento – dice Sergio Chiacchella, direttore generale del Cosvig, il consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche – ampiamente sufficiente per le eventuali esigenze di teleriscaldamento di Volterra».
IN UN PRIMO momento si erano fatte le ipotesi anche di giacimenti a Saline e nella zona di Molino d’Era che però non sono state completamente abbandonate. «Erano ipotesi che abbiamo valutato durante i nostri studi – dice ancora Chiacchella – ma Borgo San Lazzero offre maggiori opportunità. Tra l’altro abbiamo presentato i risultati anche all’Asl proprio perché l’ospedale ha esigenza di trovare alternative per il riscaldamento e il rinfrescamento dei propri locali». La palla ora passa agli eventuali investitori. Enel naturalmente rimane il principale indiziato visto la storia che l’ex ente statale ha in Valdicecina per lo sfruttamento dell’energia geotermica. Se l’operazione andasse in porto Volterra diventerebbe il diciassettesimo comune geotermico della Toscana. Uno status di non poco conto visti i contributi regionali previsti, a cui poi si aggiungono quelli del soggetto che sfrutta i giacimenti.