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Vi ricordate la KiteGen Research che produce energia col vento troposferico? Ora vorrebbe acquisire l’Alcoa

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La Kite Gen Reasearch ha avanzato una proposta per Alcoa che la società sottolinea avere tutti gli «elementi che dovrebbero essere sufficienti per distinguere la serietà della proposta»

Fonte: greenreport.it

Autore: Alessandro Farulli

Forse qualcuno dei nostri lettori della prim’ora se lo ricorderà. Stiamo parlando del progetto KiteGen, di cui parlammo tra i primi nell’ormai lontano 2006. Si tratta dello «sviluppo di una nuova tecnologia per la trasformazione dell’energia del vento di alta quota», utilizzando un grande aquilone tipo parapendio. La novità è che la Kite Gen Reasearch ha avanzato una proposta per Alcoa che la società sottolinea avere tutti gli «elementi che dovrebbero essere sufficienti per distinguere la serietà della proposta sono: il grande vantaggio economico, la precisione e coerenza scientifico-tecnologica e del progetto, la fattibilità in tempi serrati, l’avvenuta fine della fase di ricerca sul concetto e sulle componentistiche del sistema, lasciando solo più problematiche produttive e di assemblaggio risolvibili in tempi contingentati. KiteGen è disponibile a fornire questi elementi di valutazione a panel qualificati». Difficile dire per noi se si tratti della migliore delle soluzioni possibili, di certo crediamo sia come minimo il caso di prenderla in considerazione visto che il progetto KitGen è stato valutato positivamente anche dai media di mezzo mondo.
Di cosa si tratta quindi? La KiteGen sarebbe interessata all’acquisizione di Alcoa con queste premesse: Alcoa è l’azienda che consuma più energia elettrica in Italia, annualmente per produrre, il fabbisogno primario italiano di 150 kt di allumino, richiede 2.300 GWh e i 15 anni passati di energia sovvenzionata sono costati alla collettività oltre € 1 miliardo. Dai giornali leggiamo che le offerte di acquisizione sul tavolo di Glencore e Klesch richiedono ulteriori proroghe di questo regime di favore, di particolare rilievo è la nuova richiesta di 25 euro a MWh quale condizione per l’acquisizione e circa ulteriori 30 milioni per l’efficientamento dello stabilimento.
KiteGen® possiede l’esclusiva tecnologia per la produzione di energia elettrica che può essere installata e portata in breve tempo ad un LEC di 20 €/MWh e che non presenta alee di costo, di tempi di implementazione e certezza di risultato, in quanto ha superato la fase di ricerca ed ora possiede un piano industriale dettagliato che attende solo di essere implementato e che deriva da una più che esaustiva investigazione e sperimentazione.
La realizzazione di fattorie del vento troposferico ad altissima densità energetica territoriale, permettono, da un qualsiasi territorio sardo di circa 1 kmq, di estrarre i 300MW necessari allo stabilimento Alcoa, con disponibilità annue di oltre 5.000 ore.
La spesa corrente energetica di Alcoa calcolata a 30 euro a MWh sarebbe già sufficiente a ripagare l’investimento sui generatori in circa due anni.
Ed ecco il progetto: KiteGen propone di alimentare gli stabilimenti di Portovesme con un 100% di energia da fonte eolica troposferica, eventualmente acquisire lo stabilimento e senza riduzioni di personale, quale miglior vetrina della tecnologia di generazione in opera ma a condizioni equivalenti a quelle prospettate dalle attuali offerte sul tavolo, convertendo parzialmente le previste sovvenzioni in conto energia in puro capitale di avviamento. La proposta è ancor più appropriata alla luce del risparmio sui costi dettati dalla normativa europea per l’introduzione dei diritti di emissione EU ETS (Emission Trading System), e che anzi vedrebbero la fonte rinnovabile procurare ulteriori introiti dalla vendita dei diritti di emissione (allowances). 300Milioni di allowances equivalenti al momento a diversi miliardi di euro sono anche dedicati per finanziare progetti orientati alla riduzione delle emissioni.
Di lanciare rapidamente e a tappe forzate un percorso che consiste inizialmente nell’incaricare un panel qualificato del Ministero per assumere direttamente dalla fonte KiteGen® gli elementi razionali e di concretezza della proposta, peraltro quale seme di un rilancio produttivo ed industriale Italiano.
La KiteGen ha sede a Chiari (Torino) e questa è la sintesi della proposta a livello economico: 5M€ e 14 mesi per impostare, organizzare e fornire evidenze non controvertibili della concretezza della specifica soluzione tecnica; 50M€ e altri 12 mesi per iniziare a fornire energia da una Kitefarm troposferica da 150MW nominali, con un LEC iniziale di 80 euro/MWh. La taglia di 150 MW è la minima indispensabile, come da piano industriale, per ottimizzare i costi realizzativi; ulteriori 24 mesi, dove la Farm mantiene autonomamente le attività di selezione ed il test delle migliori soluzioni principalmente aerodinamiche per raggiungere un LEC di 20 €/MWh (7 €/MWh è il limite teorico), non solo, la KiteFarm è in grado di pilotare la realizzazione di ulteriori 450 MW nominali che sono sufficienti per alimentare la produzione degli stabilimenti Alcoa di Portovesme senza intermittenza.
A questo punto – spiega la nota dell’azienda – gli stabilimenti Alcoa potranno produrre i circa 300 milioni del fatturato alluminio con un vantaggio competitivo mondiale, andando a risparmiare sull’energia circa 10 euro/MWh per un totale di 23M€/anno, e la collettività risparmierà sui sussidi finora concessi ad Alcoa per circa 40 euro/MWh per un totale di 92M€/anno. Come paragone, l’ammontare del costo del personale è di circa 20M€/anno. Anche fornendo sottocosto l’energia agli stabilimenti Alcoa con lo scambio sul posto, la tariffa onnicomprensiva riservata alle rinnovabili può provvedere alle esigenze di operatività e ulteriore sviluppo delle fattorie del vento troposferico.

Un eventuale raddoppio degli investimenti iniziali può portare ad un dimezzamento dei tempi dell’intero processo, ma in una logica asintotica dove eventuali investimenti supplementari non potranno migliorare ulteriormente le tempistiche». Da segnalare che tra le persone informate sui dettagli del progetto che possono assistere e fornire informazioni e referenze, quali "concerned citizens & scientists" c’è anche l’energy consultant livornese Andrea Papini. Il fondatore di KiteGen come noto è Massimo Ippolito