L’occasione per andare in questa direzione potrebbe essere offerta dal nuovo decreto legislativo
(Dlgs. 22/2010), emanato lo scorso febbraio e ormai operativo, che riforma la normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche.
Così come, le nuove disposizioni sulla geotermia, potranno essere un’opportunità per <<esplorare una nuova frontiera dello sviluppo della geotermia, (quella a bassa e media entalpia) sapendo bene che il core business è rappresentato ancor oggi dall’alta entalpia>>.
A dirlo è stato il presidente di Cosvig, Piero Ceccarelli, in occasione del convegno “Il calore della Terra” che si è svolto a Massa Marittima lo scorso 24 aprile e in cui si è valutata la possibilità dello sfruttamento del calore geotermico per riscaldare le abitazioni del territorio.
<<Una più chiara definizione della risorsa geotermica, una semplificazione delle procedure amministrative, sopratutto per quanto riguarda le piccole utilizzazioni locali disciplinate dall’art. 10, ha indotto Cosvig – ha detto Ceccarelli – insieme al Centro di Eccellenza di Larderello e d’intesa con le Istituzioni locali interessate, ad intraprendere delle iniziative per la ricerca di risorse geotermiche a bassa e media entalpia in alcuni comuni delle aree geotermiche e a intraprendere studi e valutazioni per il reperimento di risorse utili per le reti di teleriscaldamento, sopratutto per i comuni e per le aree dove attualmente non è possibile per motivi tecnici o economici trasportare l’ energia geotermica dalle zone tradizionali. >>
Tra gli elementi positivi di questo nuovo quadro normativo Piero Ceccarelli ha anche sottolineato la classificazione che viene utilizzata per la risorsa geotermica, considerato <<un passo avanti importante poiché consente a tutti gli operatori interessati di avere un quadro di riferimento più chiaro rispetto anche alle procedure che dovranno essere seguite per ottenere permessi, concessioni e autorizzazioni in relazione al progetto geotermico che si intende realizzare>>.
Ma oltre alle novità positive, il presidente di Cosvig, ha messo in evidenza anche le possibili criticità che da questa nuova normativa potrebbe emergere, in particolare per la fine del monopolio sino ad ora detenuto da Enel e Eni dello sfruttamento della risorsa geotermica. Un atto dovuto, anche per dare seguito alle sollecitazioni del garante della concorrenza, che invita ad allargare la rosa dei gestori per le future concessioni, ma che potrebbe portare a frammentazioni gestionali non sempre positive.
<<Mi permetto di esprimere delle riserve- ha detto Ceccarelli – sul fatto che si consideri in questo modo soltanto l’aspetto economico e del libero mercato, e non si tenga conto degli aspetti minerari, tecnici e produttivi che legano la geotermia.>>
<<Ciascuna area – ha continuato il presidente di Cosvig – ha delle peculiarità che se sono gestite in una visione unitaria possono dare il massimo,in termini industriali e di corretta coltivazione della risorsa, se viceversa ciascuna area fosse teoricamente gestita da tre operatori diversi, credo che ci sarebbero seri problemi per tutti.>>
Problemi che non sussistono nei territori toscani di Travale, Larderello e dell’Amiata grazie all’accordo siglato tra Regione Enel ed enti locali che trova riscontro nel decreto citato che fa salvi gli accordi sottoscritti tra regioni ed operatori e che recepisce l’allineamento delle scadenze delle concessioni alla data del 2024.
<<Un importante accordo – ha sottolineato Ceccarelli – che rappresenta una cornice dentro la quale ci sono le sicurezze richieste dall’attuale operatore per sviluppare i propri progetti di potenziamento, cosi come le risorse destinate ai comuni delle aree geotermiche, nonché impegni sostanziali per migliorare il rapporto con il territorio per quanto riguarda la tutela dell’ambiente>>.
Infine il presidente di Cosvig ha espresso l’auspicio che nella fase di recepimento del nuovo regolamento da parte della Regione Toscana, venga avviato << un confronto aperto a tutte le realtà interessate per definire una regolamentazione moderna, aperta ed essenziale che possa costituire uno strumento utile per tutti gli operatori che abbiano interesse a sviluppare la geotermia in tutti i suoi aspetti.>>