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Verifiche della Regione sul piezometro di Poggio Trauzzolo

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In una nota pubblicata sul sito, la Regione Toscana torna a rassicurare le istituzioni e la cittadinanza in merito alle notizie divulgate nei giorni scorsi alla stampa da parte di comitati che si battono contro la geotermia sull’Amiata. In realtà si trattava di un malfunzionamento.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

“Riguardo al piezometro di Poggio Trauzzolo e alle valutazioni apparse sulla stampa da parte del professor Andrea Borgia, la Regione Toscana ha attivato una verifica coinvolgendo tutti gli uffici interessati, il servizio idrologico, gli enti di controllo ed Enel per individuare le possibili cause dell’andamento altalenante dei grafici elaborati dall’apparecchio di misurazione della falda acquifera che si trova appunto nell’area di ricarica delle sorgenti del Fiora”.
In una nota pubblicata sul sito, la Regione Toscana torna a rassicurare le istituzioni e la cittadinanza in merito alle notizie divulgate nei giorni scorsi alla stampa da parte di comitati che si battono contro la geotermia sull’Amiata.
 “Non appena sarà disponibile un quadro chiaro della situazione, nel più breve tempo possibile –aggiunge la nota della Regione- questo sarà comunicato ufficialmente ai sindaci e alla cittadinanza”.
Il piezometro “Davide Lazzaretti” fatto allestire dalla stessa Regione a Poggio Trauzzolo per monitorare l’andamento della pressione della falda idrica profonda, ha fatto registrare l’oscillazione di qualche decina di centimetri intorno alla data del 25 novembre; un evento che secondo Andrea Borgia, il geologo di riferimento dei comitati, indicava la possibilità che vi fossero “gravissimi rischi per la risorsa acqua” perché, segnalava Borgia, “da quando sono in corso le manovre di attivazione dell’impianto di Bagnore4, il piezometro di Poggio Trauzzolo sale e scende vertiginosamente da un giorno all’altro, come non era mai successo prima”.
La fluttuazione registrata, secondo Enel Green Power non è invece da mettere in relazione con l’avvio della centrale di Bagnore4 perché “non esiste alcun nesso di “causa–effetto” tra l’avvio della Centrale e questa oscillazione o più in generale con i livelli della falda idropotabile”. L’oscillazione registrata il 25 novembre dal piezometro di Poggio Trauzzolo sarebbe dunque da imputare “ad una anomalia nella catena di misura”.
Se così non fosse, risponde EGP, si rileverebbero oscillazioni anche negli altri piezometri installati sull’Amiata mentre lo sfasamento registrato nei giorni attorno al 25 novembre dal piezometro David Lazzeretti non è registrato dagli altri due piezometri PZ6 e PZ7.
“Per dimostrare l’assoluta inconsistenza dell’allarme generato -scrive EGP- basta valutare alcuni dati (che sono disponibili in continuo alla Regione Toscana) analizzati e riferiti ai piezometri installati da Enel Green Power (PZ6 e PZ7) che acquisiscono, insieme a quello di Poggio Trauzzolo (David Lazzeretti), la misura del livello idrostatico in continuo dal maggio 2012” . Dai grafici dell’andamento dei dati registrati nei tre piezometri si rileva che “l’andamento dei livelli è perfettamente allineato con quello registrato dal piezometro regionale David Lazzaretti, tenuto conto della geometria dell’acquifero”.
“Ad ulteriore conferma dell’anomalia in questione, come visibile sul sito regionale SIR, si osserva -continua la nota di EGP- che questa è riferita alla singola misura del giorno 25 dopo il quale i valori di livello registrati tornano allineati a quelli precedenti”.
“I dati dei piezometri e dei livelli sono in continua risalita, come dimostrato dall’andamento delle misure di tutti i piezometri –scrive EGP- e come confermato anche dalla precisazione sull’argomento fatta dal gestore Acquedotto del Fiora, sulla base di dati reali. E’ chiaro che l’andamento del livello della falda idropotabile è esclusivamente correlato alla piovosità/nevosità (con un disallineamento dovuto ai tempi di corrivazione dell’acqua nel sottosuolo)”.
“Del resto, dal 1990 a oggi la portata è rimasta praticamente la stessa” scrive EGP citando “gli studi scientifici e i documenti prodotti” che “hanno sostanzialmente raggiunto la conclusione che non c’è collegamento idraulico tra il bacino acquifero idropotabile dell’Amiata e il campo geotermico” che “la portata delle sorgenti dell’Amiata è in correlazione stretta con le quantità di ricarica meteorica/nevosa e non è dipendente dalla produzione di vapore”; e infine che “la composizione a livello isotopico delle acque del bacino acquifero potabile dell’Amiata non denota alcuna influenza da parte dei serbatoi geotermali”.
 

Ultim’ora: Verifiche dei tecnici del Servizio Idrogeologico Regionale hanno confermato che “…i dati altalenanti forniti dal piezometro David Lazzaretti di Poggio Trauzzolo sono stati causati da un guasto all’apparecchio: c’era un problema sul cavo di collegamento tra la sonda ed il datalogger della stazione. Il cavo sarà sostituito con uno nuovo, attualmente in fase di ordinazione.” (Fonte Toscana Notizie)