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Vento, sole e mare diventano energia

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Al via l’ecocrociera di Marco Nannini
Partita dal marina del Fezzano la missione divulgativa “Verde come Vela”

Fonte: La Nazione- La Spezia

Autore: Corrado Ricci

 

NAVIGARE secondo gli umori del tempo, alimentare strumenti e servizi di bordo attraverso le fonti naturali: sole, vento e acqua, con l’impiego di impianti fotovoltaici, eolici e di un generatore ad elica mossa dal movimento della barca sull’acqua. Nessuna violenza al mare, massimo rispetto, godimento e risparmio. Questione di vela e di tecnologie innovative. Quelle di cui è testimonial Marco Nannini, il campione di vela di origini torinesi che ha messo radici nel golfo della Spezia, stabilendo la sua base per la promozione della vela d’altura — attraverso l’associazione da lui fondata — nel marina del Fezzano. Accade da tre giorni a questa parte, dopo la partenza dal porticciolo turistico (del Gruppo Valdettaro) del Class 40 timonato dal grande velista che, per l’occasione, naviga sotto i colori di Verde come Vela, iniziativa promossa dalla rete d’impresa Boat Ecology. Una eco-crociera la sua, nel Mar Tirreno; obiettivo: dimostrare come sia possibile ridurre l’impatto ambientale delle barche a vela. Ieri la prima tappa a Viareggio; seguiranno quelle a Cala de Medici (oggi), Punta Ala (19 luglio), Cala Galera (21), Riva di Traiano (22), Gaeta (24), Olbia (27) per poi fare ritorno al Fezzano. Durante le soste sono in programma incontri divulgativi sul tema della navigazione sostenibile con istituzioni, associazioni e diportisti. «Sono molto felice di intraprendere questa iniziativa» ha detto Marco Nannini prima della partenza dal Fezzano. «Dopo le due regate di giugno avremo modo di mostrare che la sostenibilità è utile e vantaggiosa anche in crociera…». «C’è stato fermento per la nostra partenza» ha aggiunto Alberto Buogo, responsabile del progetto. «Ciò mi fa capire che l’interesse è alto. Il nostro messaggio sta già cominciando a circolare e a ricevere attenzione ancor prima di decollare. Siamo felici di avere avuto l’appoggio dei principali porti del Tirreno e delle aree marine protette». La crociera ecologica può essere seguita attraverso il diario di bordo e il blog delle persone imbarcate, accessibili dal sito www.verdecomevela.org. Lifegate, Sailing & Travel Magazine e The Lifestyle Journal sono partner del progetto Verde come Vela, che ha avuto i patrocini del Ministero dell’Ambiente, del Ministero delle Attività Produttive e del Club Kyoto.

«BOAT Ecology, Eco-efficiency in the Yachting World è – spiegano i promotori – una rete di imprese la cui missione è diffondere innovazione tecnologica a basso impatto ambientale nel mondo della nautica da diporto e promuovere la cultura ambientale». Di qui anche interesse ai sistemi di raccolta dei rifiuti di bordo per evitare sversamenti in mare. Del team, di cui capofila è Avanzi-Sostenibilità per Azioni, fanno parte: Montana-conoscere, progettare, rispettare l’ambiente;reenville|KW-Sustainable living solutions; Alchema- smart solutions; RGS-Risk governance solutions. «L’iniziativa è stata tenuta a battesimo per posto giusto…», dice Nannini, evidenziando che il Marina del Fezzano può fregiarsi del titolo di primo porto verde su pontili galleggianti d’Italia che, senza strutture pesanti permette il ricircolo delle acque marine. «Abbiamo fatto scuola… la portualità galleggiante si è diffusa su tutta la penisola, nel Mediterraneo. Nel nostro marina l’attenzione all’ambiente è massima: raccogliamo le acque di sentina prevenendo versamento in mare, utilizziamo vasche di decantazione per la raccolta delle acque di risulta dei lavaggi e macchine di aspirazione dotate di filtri a carboni attivi». E, intanto, il marina del Fezzano, dopo aver aperto i moli a Marco Nannini e alla sua associazione, si sta rivelando sensibile ai suoi progetti per il consolidamento del centro formativo alla vela di altura: già quattro imbarcazioni della classe «mini» (concepiti per la regata-traversata dell’Altlantico) sono ospiti del marina, oltre al class 40 di Nannini (12 metri) e a «gemello» più piccolo, di 9 metri e 50. «Un belvedere… Le idee e l’impegno di Marco meritano di essere incoraggiate e sostenute», spiega l’imprenditore Ugo Vanelo, campione di vela, che così consolida l’approccio alla nautica a 360 gradi del Gruppo Valdettaro: dalle barche d’epoca ai ’bolidi’ di nuova generazione