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Valdicecina senza lavoro: Appello alla Regione

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Vertice delle istituzioni locali con i lavoratori della Smith: «Il governatore Rossi faccia pressioni sull’Enel per avere ricadute occupazionali nella nostra zona»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera – Empoli

Autore: Andreas Quirici

Da un lato un ordine del giorno in consiglio regionale affinché la giunta del presidente Enrico Rossi faccia chiarezza in materia di geotermia, consenta di programmare gli investimenti a Enel e faccia pressioni sulla società per le ricadute occupazionali sulla Valdicecina. Dall’altro il riconoscimento di questo territorio come area di crisi, da parte della Regione, così da poterlo inserire nel piano dei progetti e dei finanziamenti previsti per la costa. Sono i due elementi emersi dall’incontro sul lavoro organizzato dal Pd di Volterra a Saline e a cui hanno partecipato i consiglieri regionali Andrea Pieroni e Alessandra Nardini e il consigliere per il lavoro dello staff del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini. Presenti anche alcuni sindaci della zona, tra cui quello di Volterra, Marco Buselli, e quello di Pomarance, Loris Martignoni. Ma la presenza più significativa è stata quella degli ex operai della Smith Bits che vedono avvicinarsi la fine della mobilità. I lavoratori hanno fame di rimedi a breve termine che, ancora una volta, non sono arrivati. Simoncini ha ribadito loro la possibilità di accedere ai lavori di pubblica utilità, il cui bando sarà approvato la prossima settimana, aggiungendo che alla fine di maggio la Commissione Costa sarà a Volterra per definire progetti industriali e occupazionali da inserire nei programmi che Regione e Governo allestiranno per Livorno e Piombino. La prima soluzione non soddisfa gli ex lavoratori della fabbrica di Saline e neppure i sindaci. La seconda è positiva, ma a lungo termine e non lascia molte speranze a chi oggi ha tra i 40 e i 50 anni e attende rimedi nel giro di qualche mese. L’unica soluzione che la Valdicecina sembra aver individuato per dare risposte occupazionali entro poco tempo passa dalla geotermia e dagli investimenti che Enel ha già messo in cantiere per la costruzione di altre centrali. Ma che, al momento, sono fermi per vari motivi. Da tempo le amministrazioni dei Comuni geotermici stanno dicendo che occorre un chiarimento da parte della Regione rispetto alle concessioni di ricerca geotermica in Valdicecina, che tenga conto dei vincoli ambientali, della competenze in materia delle società che richiedono le autorizzazioni, ma anche delle opportunità lavorative che società ormai rodate in questo settore, come Enel, potrebbero offrire al territorio. Una volta definito questo, i sindaci vorrebbero che Enel rispettare l’accordo già raggiunto che prevede la ricaduta in Valdicecina di almeno 50 milioni dei 150 complessivi che l’azienda stanzia in appalti per i lavori di manutenzione alle sue centrali. Durante la riunione dell’altra sera Nardini e Pieroni si sono detti disponibili a portare un ordine del giorno in consiglio regionale per dare la spallata decisiva all’operazione.