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Uno sguardo al mercato geotermico europeo

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L’EGEC (European Geothermal Energy Council) ha pubblicato il nuovo Market Report, con focus su tecnologia, elettricità, calore e geotermia superficiale

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Il Consiglio europeo per l’energia geotermica (EGEC) ha reso disponibile la nuova edizione dell’annuale Market report, una fotografia aggiornata del mercato geotermico in Europa (e paesi limitrofi) in un focus molteplice: evoluzione tecnologica, produzione di elettricità, produzione di calore e geotermia superficiale.

Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonte geotermica, l’EGEC annovera la presenza di 88 centrali geotermiche e una potenza installata pari a 2.285 MW (991 dei quali all’interno della UE), in crescita. I Paesi che al 2015 mostrano una capacità installata significativa sono (in ordine decrescente) Italia, Islanda, Turchia, Germania, Portogallo, Francia; cumulando gli investimenti programmati fino al 2019, altri –Svizzera, Croazia, Regno Unito, Ungheria– vengono già inclusi dall’EGEC nel prospetto. Anche tenendo conto di tali proiezioni, nei prossimi anni l’Italia continuerà a mantenere la leadership del mercato europeo.

Per quanto riguarda invece le reti di teleriscaldamento geotermico (District Heating), l’EGEC individua 257 impianti e capacità installata per 4.701,7 MW di cui ben 177 impianti e 1.551,8 MW in Unione Europea. Ad oggi l’Islanda risulta il Paese che, nel territorio considerato, presenta il maggiore ammontare di potenza installata; a seguire Turchia, Francia, Ungheria, Germania e –in sesta posizione– Italia. Lo scenario, secondo i dati raccolti dall’EGEC, è però destinato a mutare nei prossimi anni: la realtà del teleriscaldamento geotermico è in forte crescita, e nell’arco di tempo 2015-2019 il numero degli impianti crescerà soprattutto in Francia, Germania, Ungheria e Italia.

Osservando il mercato europeo dal punto di vista della geotermia superficiale, il quadro disegnato dall’ EGEC cambia ancora. In questo caso sono 5 paesi a rappresentare il 69% di tutta la potenza installata in Europa, pari a 19.000 MW: Svezia (che da sola vanta 5.550 MW, più del doppio rispetto al secondo Paese in classifica), Germania, Francia, Svizzera, Norvegia. L’Italia, con 568 MW, figura in nona posizione.

Complessivamente, il mercato geotermico europeo è stato attraversato da una profonda evoluzione negli ultimi anni, evoluzione che –secondo le prospettive EGEC– è destinata a continuare. Nel 1998 (anno di fondazione dell’EGEC) figuravano in Europa circa 5mila MW termici e meno di mille MW elettrici da fonte geotermica, valori che si stima arriveranno rispettivamente a poco meno di 50mila MW termici e 3mila MW elettrici. Per raggiungere e superare tali ambiziosi obiettivi, utili anche in chiave climatica, la necessaria premessa è sempre la stessa: «Abbiamo urgente bisogno –concludono dall’Egec– di un contesto politico e normativo stabile».