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“Un´idea che piace alla Regione penso che troveremo i finanziamenti”

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L´assessore Bramerini e la richiesta di un milione e mezzo
“Tutti gli obiettivi verranno dettagliati meglio nel Piano ambientale e nel Piano energetico ”

Fonte: La Repubblica- Firenze

Autore: m.v.

«Il progetto ci convince, rappresenta una risposta seria alle imprese che hanno bisogno di procacciarsi energia a prezzi accettabili». L´assessore toscana all´energia Anna Rita Bramerini offre sostegno e supporto. Anche i soldi? Anche il milione e mezzo di euro richiesto dalla Provincia di Prato e dagli altri partner del progetto «Fabbriche d´energia»?
«Dobbiamo metterci attorno ad un tavolo per definire le modalità, verificare l´ammontare delle risorse per Prato assieme al collega responsabile dello sviluppo economico Simoncini. Dobbiamo capire se si può ricorrere ai fondi comunitari. Ma si tratta di una cifra non sconvolgente e, nonostante i tagli del governo e i limiti del patto di stabilità, penso che li troveremo», sostiene l´assessore Bramerini. Il progetto di Gabolana sta dentro del resto gli obiettivi del governo toscano. A cominciare dal principio generale dell´autosufficienza energetica: «Tutti gli obiettivi verranno dettagliati meglio nel Piano ambientale e nel Piano energetico che approveremo a giorni in giunta regionale. Tenendo conto che il referendum sul nucleare e gli sconvolgimenti del nord-Africa hanno cambiato profondamente gli scenari energetici», sostiene Bramerini.
Anche la Toscana, come le altre regioni, avrà i propri traguardi da raggiungere nello sviluppo delle fonti rinnovabili. E lo stesso governatore Enrico Rossi ripete di voler fare della nostra regione un distretto tecnologico per le energie rinnovabili, mettendo insieme imprese e ricerca.
«Due anni fa a Siena è stato firmato un protocollo tra università, Camera di Commercio e Monte dei Paschi proprio sul tema delle fonti rinnovabili. A Grosseto ci si sta muovendo sulla stessa strada. Mentre a Pisa, oltre agli impianti eolici sulle colline intorno a Volterra, c´è l´impianto fotovoltaico di Navacchio», tira una prima somma la responsabile energia della Regione. Senza però dimenticare la provincia pratese: «Trasformare le imprese da consumatori a produttori di energia è un progetto d´interesse della Regione e grazie al coordinamento della Provincia di Prato e dell´Unione industriali si sono incrociate le esigenze delle imprese. A cominciare dalla copertura dei tetti dei capannoni, resa possibile dalla nostra legge che limita l´utilizzo del suolo per gli impianti fotovoltaici», sostiene Bramerini. Quello che manca, adesso, è solo il contributo regionale.
«Gran parte dei finanziamenti verranno dalle banche, ma il progetto ha comunque bisogno di uno start-up pubblico. Non solo per una questione meramente economica», dice del resto Riccardo Mattesini, il vicepresidente del Consorzio che nel Comune di Vaiano aggrega 20 imprese del tessile. Non si tratta del resto solo di dipendenza della Toscana e dell´Italia dai combustibili fossili. Per Mattesini è in gioco la qualità dello sviluppo dello stesso territorio toscano. E la produzione di energia, come si legge nelle parole conclusive del progetto di Gabolano, «costituisce la precondizione a qualsiasi altro tipo di produzione e non conoscerà mai momenti di crisi».