Secondo la decima edizione del dossier Global trends in renewable energy investment, pubblicato dal Programma Onu per l’Ambiente (UNEP) in collaborazione con la Frankfurt School e Bloomberg new energy finance, gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili hanno toccato nel 2015 un livello mai raggiunto prima: 285,9 miliardi di dollari, da confrontarsi con il precedente record (segnato nel 2011) di 278.5 miliardi di dollari.
Si tratta di un traguardo dalle profonde implicazioni ambientali, oltre che economiche: l’anno scorso il 54% di tutti i gigawatt installati nel mondo facevano capo alle rinnovabili, più di carbone e gas; escludendo invece l’apporto dato dalle energie rinnovabili, l’UNEP stima che nel 2015 sarebbero state emesse a livello globale 1.5 gigatonnellate di CO2 in più, allontanando ulteriormente i target climatici individuati ancora una volta all’interno della Cop21 di Parigi.
La crescita degli investimenti nel settore si è comunque mostrata forte, ma disomogenea. Mentre all’interno dei paesi sviluppati nel corso del 2015 si è assistito a una flessione dell’8% a 130 miliardi di dollari complessivi (in Italia la discesa rispetto al 2014 è stata del 21%, a 1 miliardo di dollari), nei Paesi emergenti la curva degli investimenti ha accelerato verso l’alto crescendo del 19% e toccando quota 156 miliardi di dollari: per la prima volta, dunque, in sorpasso rispetto ai paesi di più antica industrializzazione.
Rispetto al 2014, nel 2015 gli investimenti in geotermia contabilizzati nel rapporto Unep hanno subito una flessione del 23%, con il singolo investimento di più ampia portata localizzato in Turchia, l’impianto Guris Efeler (170MW), cui la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Ebrd) ha contribuito con 200 milioni di dollari sui 717 necessari per completare l’opera.
Per quanto riguarda l’Italia, però, nonostante un contesto nazionale difficile (gli investimenti in rinnovabili secondo le stime UNEP sono crollati di un ulteriore 21% nel 2014, passando a 1 miliardo di dollari rispetto ai 31,7 che hanno caratterizzato il 2011), reso ancora più complicato da tagli retroattivi agli incentivi pubblici e all’incertezza normativa, il settore geotermico ha ben figurato. Proprio nel 2015 in Toscana, che rappresenta la stragrande maggioranza della produzione nel settore in Italia, è stato tagliato un nuovo record storico per le centrali gestite da Enel Green Power, pari a 5.820 GWh prodotti (+300 GWh rispetto al 2014).
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