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Una “freccia bianca” di vetro e cemento nel Kilometro Rosso di Bergamo riscaldata con la geotermia

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E’ il nuovo centro Centro Ricerca e Innovazione i.lab di Italcementi inaugurato a Bergamo: una struttura a V su cinque piani di cui tre interrati che sarà riscaldata e raffrescata grazie all’impianto geotermico

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, Italcementi ha recentemente inaugurato il nuovo Centro Ricerca e Innovazione i.lab, realizzato su progetto dell’architetto americano Richard Meier.

L’edificio, che l’architetto ha pensato come una sorta di freccia bianca, si trova nel parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo e si sviluppa su uno spazio di 23.000 metri quadrati con 7.500 metri quadrati di laboratori, una biblioteca da 10 mila volumi, una sala congressi da 240 posti.

Il Centro ospita ingegneri, tecnici e ricercatori della Direzione Ricerca e Sviluppo, della Direzione Laboratori del Centro Tecnico di Gruppo (CTG) e della Direzione Innovazione di Italcementi, impegnati nello studio e nello sviluppo di innovazioni tecnologiche, funzionali ed estetiche dei nuovi materiali per le costruzioni.

Il centro i.lab rappresenta già un ottimo modello del lavoro e dell’attività che si svolgerà al suo interno: costruito in linea con la concezione di Italcementi di innovazione, di sostenibilità e di eccellenza architettonica, è la sintesi della più avanzata tecnologia in termini di qualità dei materiali e di tecnologie per un modo di costruire che guarda alla sostenibilità.

«Le imprese, non solamente in Italia ma anche nel mondo, stanno cambiando rotta verso la sostenibilità: è il fenomeno della green economy -ha osservato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini- che ormai è, di fatto, economy poiché le produzioni che non hanno dentro di sé la componente ambientale e di innovazione sono destinate a uscire dal mercato».

«Per questo motivo –ha continuato Clini- il Governo è attento a incentivare le iniziative, come il progetto del gruppo Italcementi, che confermano la vivacità del mondo imprenditoriale nella ricerca e nell’innovazione».

i.lab ha ricevuto la certificazione Platinum, il più alto standard di valutazione in materia energetica e ambientale per le costruzioni e, spiegano alla Italcementi, ”risponde a requisiti di efficienza che consentono di ottenere un risparmio di energia fino al 60% in più rispetto a un edificio tradizionale di pari dimensioni e destinazione d’uso.

Questo è possibile grazie alle modalità di costruzione adottate, ai materiali utilizzati, come vetri tripli a basso scambio termico e acustico e cementi speciali, all’installazione di 500 metri quadri di pannelli fotovoltaici, di 50 metri quadri di pannelli solari (che coprono il fabbisogno di acqua calda in tutto l’edificio), di 51 pozzi predisposti per l’impianto geotermico.

Oltre che «un benchmark del design sostenibile -afferma l’architetto e progettista Richard Meier- i.lab costituirà anche un edifico-icona» con le sue due ali bianche affacciate su un cortile centrale.

Per la realizzazione del centro, l’architetto ha immaginato, infatti, una struttura a ‘V’ articolata su cinque piani di cui tre interrati. Una grande freccia bianca di vetro e cemento, che sarà riscaldata e raffrescata grazie all’impianto geotermico, che s’inserisce architettonicamente nell’impianto disegnato dal collega francese Jean Nouvel per il Kilometro Rosso, creando un contrasto di colore con il muro lamellare metallico che fiancheggia l’autostrada e che dà il nome al parco tecnologico alle porte della città che accoglie centri di ricerca, laboratori di aziende high-tech e istituzioni scientifiche, un vero e proprio campus ispirato alla multisettorialità e alla interdisciplinarietà.

Italcementi punta a far sì che i.lab possa divenire “un punto di riferimento nel campo dell’architettura sostenibile in Europa” e applica molte delle soluzioni elaborate negli ultimi anni dallo stesso gruppo industriale, oltre a fare ampio ricorso alle fonti rinnovabili per la propria autonomia energetica e ad avere utilizzato per la sua costruzione solo materiali alternativi, riciclati e/o prodotti localmente.

«L’innovazione rappresenta la leva strategica attraverso cui Italcementi punta a costruire il proprio vantaggio competitivo” ha affermato Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi.

L’obiettivo del gruppo –ha continuato Pesenti- è la ricerca continua di processi di produzione sostenibili e di soluzioni architettoniche innovative, per rispondere alla crescente richiesta da parte del mercato di applicazioni e prodotti che contribuiscano a una più alta qualità della vita e dell’ambiente”.

Il gruppo Italcementi può contare su circa 170 persone, tra chimici, geologi e ingegneri, impegnati in attività di Ricerca e Innovazione: in Italia con i.lab, e in Francia con il campus Technodes di Guerville, vicino a Parigi. Il budget annuo destinato alle attività di R&S è di circa 13 milioni di euro «con un’incidenza sul fatturato –ha sottolineato Pesenti- fra le più significative del settore. Negli ultimi 10 anni abbiamo depositato 60 brevetti».

«i.lab -ha concluso il consigliere delegato di Italcementi- porta sul territorio e alla sua comunità due messaggi forti. Il primo: innovare pensando all’ambiente si può e l’industria può essere l’artefice di un cambiamento che va a vantaggio di tutti, dell’economia, dell’ambiente e della società. Il secondo: il futuro delle imprese sarà di chi avrà saputo intelligentemente coniugare lo sviluppo industriale ed economico con un uso attento delle risorse naturali e con il rispetto dei diritti umani, del lavoro e della vita».