POMARANCE La struttura rinasce prevalentemente come centro di educazione ambientale, con sale dedicate alla mineralogia, alla flora, alla fauna, e finanziata, infatti, con fondi che riguardano istruzione e cultura. La prospettiva prevalente è il turismo scolastico-educativo ma anche quello geotermico. «Un centro di educazione ambientale – conferma i Mauro Barsacchi dell’Unione Montana – con possibilità di ospitare fino a 50 persone, destinato ad attività didattiche ed educative, scuole soprattutto». Come un tempo ospitava il grande pittore del ‘600 Salvator Rosa che, periodicamente stanco di Napoli, e su invito degli antichi proprietari della villa, i Maffei, soggiornava immerso nel verde dell’entroterra toscano. «A partire dall’autunno – prosegue poi Barsacchi – metteremo sul mercato pacchetti da pubblicizzare, cosa che non si poteva fare fino alla stagione precedente, per adesso soggiorni veri e propri non ci sono, ma si possono fare delle visite». Di notevole interesse l’interscambio che potrebbe venire a crearsi con la realtà geotermica. «La Villa- conclude Barsacchi – potrebbe essere messa in connessione come struttura ricettiva a corredo di Larderello, dove un edificio di 50 posti non esiste, ma anche con la fattoria di Caselli, che stiamo completando dalla parte del mare che guarda La Sassa». «Si sta lavorando per capire punti di forza e debolezza della struttura e a quel punto inserirsi al meglio e definitivamente sul mercato – dice Davide Bettini del Consorzio Turistico – prioritariamente ci rivolgerà all’utenza del turismo scolastico, ambientale, didattico, culturale, certamente si lavora per creare le condizioni per un apertura complessiva della villa che si prolunghi il più possibile durante l’anno». Per adesso sono aperture che si inseriscono principalmente all’interno del programma delle riserve naturali e delle escursioni. «Per le scuole poi si lavora adesso per l’anno successivo – spiega ancora Bettini – si contattano adesso per il prossimo anno».