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Una centrale geotermica a Montieri

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MONTIERI Una potenza che arriva direttamente da sotto i piedi e mano a mano può diventare una fonte d’energia in grado non solo di tutelare l’ambiente ma anche di far risparmiare diversi soldi ai cittadini.

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: a.f.

Quattro mesi di lavoro per un progetto su cui l’Enel ha puntato forte e che adesso porta ai primi frutti. Sono iniziati infatti i test di caratterizzazione del pozzo geotermico Montieri 5, in una zona interna della Maremma al confine con le province di Siena e Pisa, che hanno attestato una portata di vapore superiore a 100 tonnellate ogni ora. Una vera miniera d’oro. In parole semplici, l’energia rinnovabile prodotta dal pozzo contribuirà ad evitare l’utilizzo di 20.000 tonnellate di olio combustibile all’anno e emissioni di circa 60.000 tonnellate di Co2 all’anno. L’energia adesso arriverà dal sottosuolo. Siamo nella zona vicino a Larderello e ai suoi famosi soffioni, quindi in un territorio che racchiude sotto di sé molta energia. Il piccolo borgo maremmano, poi, da anni ha deciso di puntare sulle proprie risorse per poter soddisfare i propri cittadini, in sinergia con la società, che già ad inizio lavori aveva manifestato la propria soddisfazione per il progetto. Così è nata la perforazione del pozzo Montieri 5 fa parte del progetto di sviluppo della centrale geotermoelettrica Chiusdino 1, che sarà alimentata anche da questo pozzo con una produzione annua di circa 70 Gwh (gigawattora) corrispondenti al consumo medio di 30.000 famiglie. I tecnici dell’Enel sono dovuti andare molto a fondo per trovare questo tesoro gassoso: i test infatti sono iniziati non appena sono stati raggiunti i di 3447 metri di profondità.