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Un piano di investimenti del valore di 50 miliardi di euro per la ristrutturazione e il miglioramento delle reti di trasporto, digitali ed energetiche europee.

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La Commissione europea ha presentato il Connecting Europe Facility (“meccanismo per collegare l’Europa”) che finanzierà progetti per completare i collegamenti ancora mancanti grazie all’alta velocità e a metodi di trasporto a basso impatto ambientale ottenuti grazie all’impiego esteso delle energie rinnovabili.

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

La Commissione europea ha presentato la scorsa settimana un piano di investimenti da 50 miliardi di euro per migliorare le reti di trasporto, digitali ed energetiche europee. La Commissione spiega che gli investimenti nelle principali infrastrutture contribuiranno anche a creare posti di lavoro e a rafforzare la competitività dell’Europa nel momento in cui ne ha più bisogno.

Il "meccanismo per collegare l’Europa", così si chiama il piano, finanzierà progetti che completano i collegamenti mancanti grazie all’alta velocità e a metodi di trasporto a basso impatto ambientale ottenuti grazie all’impiego esteso delle energie rinnovabili, in linea con la strategia Europa 2020.

«Il meccanismo per collegare l’Europa” e l’iniziativa Project Bond sono un esempio lampante del valore aggiunto fornito dall’Europa» ha spiegato il presidente della Commissione José Manuel Barroso in occasione della presentazione del progetto.

Questi strumenti, ha continuato il presidente Barroso «consentiranno di costruire le strade, le ferrovie, le reti energetiche, le condutture e le reti a banda larga che sono così importanti per i nostri cittadini e per le imprese, fornendo i collegamenti mancanti delle reti infrastrutturali europee che altrimenti non sarebbero costruiti. Questi investimenti favoriranno la crescita e l’occupazione e, allo stesso tempo, faciliteranno il lavoro e gli spostamenti per milioni di cittadini e per le imprese in Europa».

Le risorse del fondo serviranno anche a finanziare, quindi, le reti energetiche rendendo maggiormente integrato il mercato interno, riducendo la dipendenza energetica dell’Unione Europea rafforzando la sicurezza degli approvvigionamenti.

Per facilitare il finanziamento del meccanismo, sono state adottate anche le condizioni dell’iniziativa Project Bond, nel quadro di Europa 2020, cioè prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti. «Quest’iniziativa, la cui fase pilota parte già il prossimo anno -spiega l’Ue in un comunicato- diventerà uno degli strumenti di condivisione dei rischi al quale il "meccanismo per collegare l’Europa"potrà attingere per attrarre finanziamenti privati per i progetti. Ponendo l’accento su reti di trasporto, di energia e digitali intelligenti, sostenibili e totalmente interconnesse, il meccanismo per collegare l’Europa contribuirà a completare il mercato unico europeo».

La Commissione ha selezionato i progetti ritenuti più redditizi  e in particolare pensa che «dando credibilità ai progetti infrastrutturali e diminuendo i loro profili di rischio, tali investimenti potranno attrarre ulteriori finanziamenti da parte del settore pubblico e privato». Per la prima volta, la Commissione propone un unico strumento di finanziamento per i tre settori: trasporti, energia, telecomunicazioni.

Per le reti di trasporto energetico saranno investiti 9,1 miliardi di euro nell’infrastruttura trans europea, che dovrebbe consentire di conseguire gli obiettivi nel settore climatico e dell’energia fissati dall’UE per il 2020. Il meccanismo per collegare l’Europa consentirà inoltre di risolvere i problemi di finanziamento e di eliminare le strozzature presenti sul territorio dell’Unione.

I cittadini e le imprese potranno così contare sulla disponibilità di energia in ogni momento e a prezzi accessibili e questo garantirà la sicurezza di approvvigionamenti e la possibilità di trasportare energie rinnovabili a costi ragionevoli attraverso il territorio dell’Unione.

I finanziamenti stanziati da questo meccanismo serviranno a mobilitare finanziamenti supplementari da parte di investitori privati e pubblici.

La Commissione propone di varare una fase pilota nel periodo 2012-2013, che sarà gestita dalla Banca Europea d’Investimento (BEI), ancora nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale. La fase pilota utilizzerà le linee di bilancio dei programmi delle reti Transeuropee (TEN) e del programma quadro fino a un totale di 230 milioni di euro. 

Nella fase pilota si prevede di concentrarsi su un plafond di 5-10 progetti tra quelli che si trovano in una fase relativamente avanzata del processo di gara e di finanziamento oppure che richiedono un rifinanziamento successivo alla fase di costruzione in uno più dei tre settori interessati (trasporti, energia e banda larga).