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Un Libro bianco sulla geotermia in Spagna

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Ne ha annunciato la sua prossima realizzazione l’Ordine dei geologi ma la notizia fa già discutere

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il presidente dell’Ilustre Colegio Oficial de Geólogos (ICOG) – ovvero l’Ordine dei Geologi spagnoli -Luigi Suarez, ha annunciato la volontà di realizzare un Libro bianco sulla geotermia con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di questa fonte di energia nel paese. Il documento vuole riflettere sulle esperienze positive già effettuate in altri paesi e, allo stesso tempo, dare le linee guida per fare un miglior uso della geotermia in Spagna.

L’annuncio è stato fatto nell’ambito di una conferenza che si è svolta a GENERA 2011, fiera internazionale di energia e ambiente che si è svolta a Madrid il 12 e 13 maggio.

Una notizia accolta con favore da parte dell’Asociación de Productores de Energías Renovables (APPA) che tramite la sua portavoce, Margarita de Gregorio, ha espresso l’intenzione di partecipare attivamente alla promozione e alla divulgazione del documento; favorevoli anche i rappresentanti del partito socialista (PSOE) e popolare (PP) che hanno partecipato alla conferenza, riconoscendo l’importanza della geotermia come fonte energetica che può aiutare a ridurre la dipendenza dall’estero dei combustibili fossili. La notizia ha invece suscitato perplessità da parte dell’istituto preposto dal Ministero dell’Industria spagnolo alla diversificazione delle fonti energetiche, IDEA.

L’Instituto para la Diversificación y Ahorro de la Energía (IDEA) ha, infatti, sottolineato come il contributo dell’energia geotermica nel mix energetico nel 2010 sia inesistente.

«Attualmente non vi sono applicazioni dell’energia geotermica per la produzione di energia elettrica- ha dichiarato Carmen López, in rappresentanza di IDEA – e la sua applicazione è limitata agli usi termici».

Il motivo secondo Lopez sarebbe da ricondursi al fatto che l’energia geotermica non è stata riconosciuta strategica nel Piano Energetico 2005-2010.

Una posizione condivisa dall’associazione spagnola delle industrie elettriche (Unesa), che ha sostenuto che l’apporto geotermico nel mix energetico nel 2010 è stato solo dello 0,02%, a riprova dello scarso interesse per questa fonte e della necessità di concentrare su altro gli sforzi in termini di risorse per raggiungere l’obiettivo di produrre 50 MW/anno del fabbisogno elettrico da energie rinnovabili nel 2020.

Non la pensano così all’APPA, i cui rappresentanti hanno evidenziato come, anzi, la geotermia ad alta entalpia in Spagna ha un grande potenziale e che il suo sviluppo, oltre a contribuire a raggiungere gli obiettivi della nuova legge sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili 2011-2020 potrà favorire anche la creazione di molti posti di lavoro.

A tale proposito, Ruben Gonzalez, un esperto in geotermia ad alta entalpia di APPA, ha ricordato che esistono già due progetti in Spagna, uno in Cantoblanco (Madrid) e un altro nella provincia di Burgos che producono 8MW calore per gli usi industriali.

«Nonostante l’energia geotermica sia ancora poco sfruttata in Spagna – ha detto Ruiz Iñigo, sempre dell’Associazione dei Produttori di Energia Rinnovabile – rappresenta un mercato del lavoro in espansione per diverse tipologie di occupazione»; anche se ha poi riconosciuto che « non abbiamo specialisti perché non c’è quasi più formazione in questo campo».

Infine Rafael Varea, responsabile per la politica energetica dell’Ordine dei geologi, ha affermato che «i politici locali e gli imprenditori sono necessari per incoraggiare i progetti di sviluppo della geotermia» e ha portato ad esempio la città di Unterhaching, in Germania, come modello da esportare in Spagna. La cittadina tedesca di 25.000 abitanti, vicino a Monaco ha ricordato Varea «ha un sistema di riscaldamento e acqua calda che serve tutta la popolazione » e inoltre «produce energia elettrica in un impianto a ciclo binario di 40 MW».
Rafael Varea ha quindi espresso l’auspicio che si pensi in futuro ad un mix energetico in cui non si escluda l’energia geotermica ed ha ricordato che l’ICOG sta lavorando con il Ministero dell’edilizia e con il Ministero dello sviluppo per includere l’energia geotermica nel Codice tecnico dell’edilizia e quindi prevederne l’uso nella costruzione di nuovi edifici, come già è avvenuto per i pannelli solari.