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Turismo, Rinnovabili, Toscana: Nasce il brand “Costa Toscana” per dare nuova linfa al turismo regionale

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Anche Pisa e Grosseto tra le province interessate: quale ruolo per la geotermia?

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Prenderà il via nei prossimi mesi il brand “Costa Toscana”, il cui progetto è stato presentato in una conferenza stampa dal presidente della Commissione regionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera Antonio Mazzeo insieme a Stefano Ciuoffo, assessore regionale al Turismo, e Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione.

«Il progetto nasce – ha spiegato Mazzeo – perché i cittadini toscani ci hanno chiesto a gran voce interventi concreti per il rilancio del turismo, durante la campagna di ascolto fatta dalla commissione Cost. Abbiamo fatto un sondaggio on line a cui hanno risposto 1500 abitanti della costa; di questi, il 75% ci ha chiesto iniziative per il settore turismo, e quasi il 50% ritiene utili progetti turistici integrati tra le varie province».

La realizzazione del brand “Costa Toscana” mira ad un miglioramento complessivo delle infrastrutture, ad una destagionalizzazione e ad aumentare la capacità di attrazione di turismo straniero.

L’obiettivo è quello di far nascere – e partire – nuove proposte integrate ed innovative, approfittando del “plus” dell’identità toscana già a partire dalla prossima estate, ma diversificando l’offerta: con il lancio del brand – informano dal Consiglio regionale – l’offerta mare sarà integrata da prodotti turistici sempre più richiesti dal mercato nazionale e internazionale, e che abbracciano tutte le stagioni: pacchetti legati al turismo sportivo, agli itinerari in bicicletta, ai cammini e ai percorsi – sfruttando anche il sistema dei parchi regionali -, ai borghi, al turismo avventura, al wedding.

Viste le province coinvolte nel progetto – Lucca, Livorno, Massa ma anche Pisa e Grosseto – è lecito pensare – e sperare – in una ulteriore valorizzazione del potenziale turistico offerto dalle aree geotermiche che ricadono proprio in alcuni di questi ambiti provinciali. Su 34 centrali geotermoelettriche Enel Green Power, infatti, ben 16 ricadono nell’ambito pisano, mentre altre 9 in quello grossetano.

Oltre a fornire più del 30% del fabbisogno elettrico della Toscana e a dare un notevole contributo agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea, non bisogna dimenticare che la geotermia è – ormai da diversi anni – un volano di attrazione turistica tale da assicurare un trend costantemente in crescita che ha visto il 2016 chiudersi con un saldo di 60.500 presenze, ovvero il 41,85% in più di tutti i residenti nei 16 Comuni geotermici: secondo gli ultimi dati forniti da Enel Green Power, i maggiori “hot spot” sono stati il Museo della Geotermia, il soffione dimostrativo e gli impianti di Larderello, il Parco delle Biancane, il trekking geotermico lungo il sentiero “Geotermia & Vapore” da Sasso Pisano a Monterotondo M.mo, le manifestazioni naturali, le Centrali Aperte della stagione estiva nell’area tradizionale di Larderello, Monterotondo M.mo e Monteverdi M.mo, nell’area senese di Radicondoli e Chiusdino e sull’Amiata, il nuovo percorso turistico di oltre 700 metri intorno alle centrali di Bagnore tra Santa Fiora e Arcidosso, le terme etrusco romane di Sasso Pisano nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, i centri e le attività del Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche (Co.Svi.G.) e la filiera agricola della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili.

«La geotermia toscana – ha già riconosciuto al proposito il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani – è una grande risorsa non solo dal punto di vista energetico, ma anche per il turismo ambientale, per la cultura e la storia del nostro territorio».

Rientrerà anche all’interno del brand “Costa Toscana”? Quel che è certo è che il marchio per la costa della Toscana verrà ufficialmente lanciato nei prossimi mesi, ed già stato stanziato un milione di euro: il progetto inizia con una fase di ascolto delle province interessate (prima tappa a Massa il 16/11), e saranno i territori a poter avanzare osservazioni e proposte.

«Il rimedio per la crisi che ha colpito la costa della Toscana – ha concluso l’assessore regionale al Turismo Stefano Ciuoffo– non può essere trovato operando su un unico settore, industria, infrastrutture o turismo, ma provando a fare sistema. Il turismo rappresenta una grande opportunità per il territorio, e noi crediamo, con questo progetto, di poter dare risposte concrete, presentando prodotti nuovi e unici, mettendo a regime quello che le piccole realtà stanno già provando a fare, offrendo esperienze di viaggio innovative che possano fare aumentare i numeri delle presenze in queste aree».