Le miniere dell’Amiata, un tempo fondamentale fonte di lavoro e sostentamento per la popolazione locale, rivivono oggi come importante testimonianza culturale ed attrattiva turistica. Il Museo delle Miniere di Santa Fiora è stato inserito (ne abbiamo parlato qui qualche mese fa) negli scorsi mesi all’interno dell’iniziativa dedicata all’approfondimento della storia naturale portata avanti da Google, con la casa di Mountain view che ha inserito nel proprio portale la realtà amiatina insieme a realtà universalmente note come gli Uffizi di Firenze, il MOMA di New York o il Museo di Storia Naturale di Londra.
Sull’Amiata il settore museale sta conoscendo una grande vivacità, e anche il Parco Museo delle Miniere dell’Amiata vi si inserisce in pieno: sul finire del 2016 è stato inaugurato il nuovo percorso multimediale “I Luoghi del Mercurio”, e –in occasione di una riflessione unitaria sulla futura presidenza del Parco– i 4 Comuni che rappresentano la storia mineraria della montagna (Abbadia San Salvatore, Castell’Azzara, Piancastagnaio e Santa Fiora) rispondono alle rinnovate esigenze esprimendo unitariamente una candidatura alla presidenza del Parco.
«Oggi –affermano i sindaci in una lettera congiunta– c’è la necessità di iniziare a progettare il futuro: il Parco con le nomine degli organi, che verranno decise in questi giorni, assumerà il suo assetto definitivo e rappresenterà un importante punto di riferimento oltre ad essere un utile strumento di confronto delle politiche di area vasta. L’attività del comitato provvisorio di gestione del parco si è conclusa con la stesura dello statuto e con importanti obiettivi conseguiti nel mantenimento del patrimonio storico e culturale a supporto dei Comuni. A tutti i componenti del comitato ed in particolare al presidente Luigi Vagaggini, va il riconoscimento dei sindaci dei Comuni minerari per l’opera e l’impegno profuso in questi anni».
Per la futura presidenza del Parco i quattro sindaci hanno individuato come candidato Francesco Pizzetti, giurista di livello nazionale, docente di Diritto Costituzionale e Diritto della Tutela dei Dati Personali presso l’Università LUISS di Roma, che dal 2005 al 2012 ha ricoperto il ruolo di presidente del Garante per la protezione dei dati personali : «Una scelta –sottolineano– indiscutibile dal punto di vista della valenza personale del candidato che ha messo subito d’accordo le istituzioni locali».
