San Michele è particolarmente legato ai luoghi montani e alla presenza delle acque sorgive. Il suo culto fu favorito e diffuso dai longobardi che ne esaltavano la figura di angelo guerriero che schiaccia la testa del drago-diavolo, cioè di Lucifero l’angelo ribelle scacciato dal paradiso. Per la popolazione del luogo il culto di san Michele era legato alla castagnatura e si festeggiava, nella stessa piazzetta, con un rito propiziatorio del fuoco (la carboniera) che sanciva l’inizio (29 settembre) della raccolta delle castagne: san Michele, la castagna è nel paniere.