Come già preannunciato lo corso 29 Aprile, Paola Imposimato, pittrice professionista, ha dipinto il panno che sarà dato in premio al Palio del Bigonzo di Radicofani del prossimo 11 settembre. Questa la decisione del Magistrato delle contrade, nei confronti di un’artista ormai specializzata nella pittura di palii in giro per l’Italia centrale, e non solo.
L’artista fiorentina, laureata all’Accademia delle belle arti, ha già realizzato, tra le altre cose, una cinquantina di stendardi per rievocazioni storiche, esposizioni permanenti e pluriennali collaborazioni con case di moda. Numerosi i riconoscimenti ricevuti, al livello internazionale. La figura e la bravura della Imposimato, sono state scelte dal Magistrato delle Contrade, che ha visto nell’artista fiorentina, la figura ideale per il panno conteso dalle cinque Contrade (quattro di Radicofani – Bonmigliaccio, Borgo Maggiore Castello, Castelmorro – e Contignano), in quanto esperta in questo tipo di dipinti e dal forte senso figurativo, caratteristica quantomeno importante per la realizzazione di panni che narrano di tradizioni storico-religiose, sempre in equilibrio tra la passione popolare e la vocazione.
L’artista, che ha già rivuto numerosi riconoscimenti, anche a livello internazionale, si è laureata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze ed è membro del Gruppo Donatello e dell’Antica Compagnia del Paiolo.
Molte le mostre personali e collettive, esposizioni permanenti e collaborazioni con importanti case di moda. Numerosi i riconoscimenti ricevuti, al livello internazionale.
Tra i circa cinquanta panni o stendardi dipinti, quello per il Bravìo di Montepulciano (2008) e il Palio di Ferrara (2010). Ogni approfondimento sul sito ufficiale dell’artista www.paolaimposimato.com
L’evento prenderà il via sabato 10 settembre (dalle 19,30), con le cene propiziatorie nelle cantine delle cinque contrade: Castello e Borgo Maggiore in via Renato Magi, Castelmorro in via del Moro, Bonmigliaccio in piazza Anita Garibaldi e Contignano nella proloco dell’omonima frazione. A seguire (ore 21,30) un corteo storico accompagnerà l’esibizione del gruppo degli sbandieratori e musici di Radicofani con partenza da Porta da Piedi lungo tutto il centro storico, con il lancio delle sfide nelle piazze. Domenica 11 settembre il programma prevede di nuovo un corteo con partenza da Porta da Piedi (ore 10,30), la messa (ore 11) nella chiesa di san Pietro, quindi (ore 12) la presentazione del Palio e la benedizione delle contrade e dei partecipanti alla gara. Più tardi il corteo storico precede (dalle 16,30), la gara di tiro con l’arco tra gli arcieri delle contrade, l’esibizione di sbandieratori e musici al parco la Pista. Infine (alle 18) in piazza san Pietro, il calcolo del peso dei bigonzi, tutti con la stessa zavorra e l’esibizione del gruppo sbandieratori e musici, precederanno l’attesissima corsa, prevista per le 19. La festa si chiude con le cene nelle contrade.
La manifestazione, giunta a un importante anniversario, si presenta in grande stile. Sarà possibile seguire tutte le fasi salienti della corsa da un maxi schermo posizionato all’arrivo, in piazza san Pietro.
Il servizio della diretta è seguito e realizzato dai volontari della Radicofani motorsport e dalla Ari (Associazione radioamatori italiani di Radicofani). L’evento è un omaggio al passato di Radicofani e alla sua importante produzione vitivinicola, ora persa, ma recuperata attraverso il simbolo del bigonzo, ovvero il contenitore in legno utilizzato durante la raccolta dell’uva. Non a caso l’evento si svolge in prossimità dell’8 settembre il giorno dedicato alla Madonna delle Vigne. Le contrade ripropongono i nomi di antichi insediamenti, ma uno solo, contignano, è ancora individuabile. Gli altri formavano la comunità di Radicofani, ora concentrata in un unico abitato, ai piedi del castello. Questi insediamenti erano legati all’attività agricola e in particolare alla viticoltura, che proprio negli statuti del 1255 e del 1411 era meticolosamente regolamentata. La produzione era cresciuta durante i secoli sino ad arrivare a duemila some di vino, equivalenti a tremila ettolitri. La zona più vocata per questa produzione era una valle dove, dal XVII secolo, fu costruito il piccolo santuario della Madonna delle vigne, la cui festa si celebra ogni 8 di settembre. Ricollegandosi proprio a questa festa nell’anno 2006 fu riproposta la corsa del Palio relativi ai quattro borghi che esistevano fin dal Medioevo.