Intensi musicisti e vini sopraffini, all’ombra del secolare Castello Ginori di Querceto di Montecatini Valdicecina. Sono gli “Aperitivi Jazz al Castello” che si aprono stasera sabato 12 settembre alle 19 con l’apericena e la degustazione dei vini dell’azienda Marchesi Ginori Lisci. Sulle note del grande Franco Santarnecchi, tastierista ufficiale di Jovanotti, insieme al talentuoso bassista versatile, Leonardo Betti, ed al musicista sperimentatore e polistrumenista, il batterista Gianni Apicella.
Il genere principe del trio è il Jazz fusion; lo stile: quello che scaturisce dalle “cosmiche” performance sulle composizioni originali, e sugli arrangiamenti, di Santarnecchi, già definito “danzatore della tastiera”.
Seconda data in programma domenica 20 settembre alle 19 con: Andrea Vanni – piano; Leonardo Betti – basso; Filippo Todaro – percussioni.
Nato in una famiglia di musicisti, Franco Santarnecchi è artista dalla grande musicalità, animato da un “carattere eclettico”, che lo conduce ad esplorare strumenti e generi musicali diversi. Durante l’esperienza del gruppo “Vadosodo”, incide un CD e partecipa ad un’edizione dell’ “Arezzo Wave”, Festival, videotrasmesso da Video music. Quasi in contemporanea, la collaborazione con il cantautore Ezio Nannipieri, per il quale suona le tastiere e cura l’arrangiamento dei brani contenuti in un CD, assegnatario del premio Recanati nel 1990; in seguito, sempre con Nannipieri, partecipa alla rassegna di musica d’autore “Luigi Tenco” nel 1992, in una serata ripresa e trasmessa da RAI 2. Si dedica quindi definitivamente al pianoforte ed alle tastiere, sperimentando nuove timbriche. Grande è l’impegno più recente nella composizione nel progetto “TOTEM”: incontro fra gli standard jazz ed i ritmi e le melodie delle culture africana, araba ed indiana. Collabora, suonando in club e festival attraverso l’Italia, con musicisti come Piero Borri, Ares Tavolazzi, Linda Wensley, Stefano Cantini, Alfredo Paixao, Roberta Pierazzini, Karl Pottera, e dal 2005 è il tastierista ufficiale di Jovanotti.
Il batterista Gianni Apicella, classe 1978, nato a Cecina (LI), inizia a suonare la batteria all’età di sei anni, per poi seguire il maestro prof. Ettore Fancelli presso “La Cinquantina” scuola di musica comunale di Cecina. Nel 1994 è iscritto al corso di percussioni al Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno, con la guida del prof. Giannino Ferrari, primo timpanista nell’orchestra del Maggio Fiorentino. Autodidatta creativo, trasversale ai generi, polistrumentista sperimentatore con Francesco Landucci, partecipa a numerosi seminari di batteristi italiani ed internazionali (Crystian Meyer, Greg Bissonette, David Garibaldi, Jojo Mayer) ed approfondisce una musicalità propria, dopo l‘incontro con Giovanni Imparato, Agostino Marangolo e Alfredo Golino.
Bassista di talento, versatile musicista, Leonardo Betti, a diciassette anni inizia a prendere lezioni di basso elettrico e di armonia entrando in contatto col jazz e rivoluzionando gusti melodici e approccio alla musica. Inizia a suonare jazz con artisti della costa toscana, per poi ri-approcciarsi con strumentisti dalle più variegate esperienze, dando vita a formazioni crossover, vintage‐rock,funky‐dance, jazz‐canzone, acid jazz e progressive, con una sostenuta e continuativa attività dal vivo. Incontra e studia anche con uno dei più grandi bassisti italiani: Ares Tavolazzi.