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Turchia, “Paese chiave per le rinnovabili”

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Secondo l’amministratore delegato e direttore generale dell’Enel, Fulvio Conti, a margine di un convegno organizzato a Istanbul dall’Aspen Institute Italia, la Turchia offre un “ricco potenziale” nel campo delle fonti pulite, in particolare la geotermia

Fonte: ZeroEmission.tv

Autore: f.n.

La Turchia è “un paese molto importante” per le sviluppo delle rinnovabili made in Italy. A sottolinearlo è stato l’amministratore delegato e direttore generale dell’Enel, Fulvio Conti, a margine di un convegno organizzato a Istanbul dall’Aspen Institute Italia. Come ha ricordato Conti, con i suoi quasi 75 milioni di abitanti e un’economia che cresce ad un ritmo medio del 4-5% all’anno, la Turchia ha un grande fabbisogno di energia. Per questo la politica che sta seguendo il governo del premier turco Recep Tayyip Erdogan punta sulla “sulla sicurezza negli approvvigionamenti” e sulla “diversificazione” riservando un posto di prim’ordine alle fonti rinnovabili. Per le aziende italiane attive nel settore esistono dunque ottime probabilità di penetrazione nel paese come dimostra proprio il caso di Enel.
“Stiamo lavorando con partner locali per sviluppare la geotermia” ha annunciato Conti riferendosi implicitamente all’accordo raggiunto all’inizio dell’anno scorso con il gruppo industriale turco Uzun per lo sviluppo di impianti geotermici in Turchia. In particolare, Enel Green Power, leader mondiale nella produzione di energia geotermoelettrica, attraverso una società creata in base all’accordo ha un pacchetto di 142 licenze esplorative nell’ovest del paese. “Abbiamo potenzialità anche nell’idroelettrico”, ha ricordato inoltre Conti segnalando che ”non trascureremo le opportunità di investimento qualora si presentassero anche nella produzione di energia elettrica da fonti termiche”. Per Conti, in definitiva, “la Turchia è un paese cruciale per l’Europa”, anzi è ”un paese europeo a tutti gli effetti: non condivido pertanto le resistenze di alcuni paesi nei confronti della Turchia che deve appartenere al nostro mondo, non ad altri”, ha aggiunto Conti con implicito riferimento soprattutto alla Francia ma anche alla Germania e ad altri governi che frenano sui negoziati di adesione all’Unione europea. “Credo – ha concluso l’ad di Enel – che ci siano i presupposti perché si rafforzino i legami tra l’Europa a 27 e la Turchia anche in merito ai fabbisogni energetici” del Vecchio Continente, anche perché “il gas del Medio Oriente, quello del Mar Caspio e anche quello della Russia passano attraverso questo territorio e questo deve farci pensare seriamente a quanto importante e strategica la Turchia sia per tutti noi Europei”.