Il primo treno dalla Toscana, apripista per molte altre Regioni, è partito da Firenze alla volta dei campi di Auschwitz e Birkenau, in Polonia, nel gennaio 2002. A bordo c’erano 500 ragazzi accompagnati da docenti e personale di supporto, giornalisti, rappresentanti delle comunità ebraiche e delle minoranze perseguitate dai nazisti ed anziani ex deportati, disposti ad affrontare il disagevole viaggio per testimoniare la loro esperienza alle giovani generazioni. L’iniziativa è stata ripetuta l’anno successivo con 700 persone (alle delegazioni delle scuole superiori di tutta la Toscana si erano aggiunti quelli delle Università di Firenze, Siena e Pisa), nel 2004 con 800 partecipanti e un itinerario diverso, non più Auschwitz, Birkenau e Cracovia, ma il campo di Majdanec, nei pressi di Lublino, e le rovine del ghetto di Varsavia.
In occasione del 60° anniversario della liberazione di Auschwitz, nel 2005, la Regione Toscana ha organizzato ben 2 convogli speciali, per un totale di oltre 1200 ragazzi. Partiti a distanza di undici minuti l’uno dall’altro. Poi ci sono stati i viaggi, di nuovo ad Auschwitz e Birkenau, nel 2007, nel 2009, nel 2011, 2013 e 2015. Ogni volta con commemorazioni, cerimonie e dibattiti dove protagonisti sono stati anche i ragazzi.