”Con questi criteri per la prima volta – afferma
l’assessore regionale all’energia e all’ambiente Anna Rita
Bramerini – si e’ compiuta una ricognizione a 360 gradi sui
valori per i quali e’ previsto un limite di legge, ma anche
su quelli, come l’ammoniaca e l’acido borico, per i quali non
c’e’ ancora quella limitazione normativa che noi continuiamo
a richiedere al Governo e al Parlamento. Abbiamo stilato i
criteri e subordineremo al rispetto di queste regole ogni
altra eventuale autorizzazione allo sfruttamento geotermico.
Invieremo il documento agli enti locali, alle parti sociali e
alle associazioni, per raccogliere le loro indicazioni e poi
lo approveremo in Giunta regionale”.
Negli ultimi due anni sull’Amiata si e’ registrato un solo
sforamento dei limiti di legge dell’acido solfidrico, mentre
i valori dei vapori di mercurio si sono mantenuti sempre
nella norma. Se si considerano gli ultimi dodici anni, i
giorni di superamento sono stati sette, cinque nell’area
geotermica tradizionale (quella con al centro Pomarance) e
due sull’Amiata.
”Le norme che abbiamo presentato oggi, sono finalizzate
alla tutela della salute – ha aggiunto l’assessore – perche’
anche se i dati ci confortano, vogliamo puntare ad un loro
ulteriore miglioramento. Abbiamo fatto in modo che entro
cinque anni siano progressivamente installati gli abbattitori
Amis su tutte le centrali esistenti, visto che sono capaci di
ridurre dell’85% l’acido solfidrico e fino al 60% il
mercurio. Chiederemo infine al gestore Enel di sperimentare
prima, e applicare poi, le migliori tecnologie disponibili
per ridurre anche gli inquinanti non normati come l’acido
borico e l’arsenico”.